Ventitre anni e il sogno di aiutare le persone che soffrono. Silvia Romano, la 23enne milanese rapita in Kenya da una banda armata, e’ una volontaria della Ong ‘Africa Milele’. Si e’ laureata nel febbraio scorso in una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale con una tesi sulla tratta di esseri umani. Aveva iniziato a lavorare nella palestra Pro Patria 1883 di Milano e poi era passata alla Zero Gravity, dove uno dei responsabili la

ricorda come una ragazza che “ama i bambini, la ginnastica” ed e’ “portata ad aiutare la gente”. Era una collaboratrice-istruttrice della palestra e aveva tenuto anche un campus estivo per i bambini. L’ultima volta che Silvia era passata alla Zero Gravity e’ stata a settembre: “Prima diripartire per l’Africa e’ venuta a salutare, era contenta di tornare ad aiutare i ragazzini in Kenya”.

La 23enne era alla sua seconda missione in Africa e ad agosto scriveva sul suo profilo Facebook: “Si sopravvive di cio’ che si riceve ma si vive di cio’ che si dona”, allegando una foto con alcuni bimbi kenyani. Come lei stessa ha scritto sul suo profilo, quest’estate si trovava “in un’orfanotrofio in Kenya, a Likoni, come volontaria per ORPHANS’s Dreams ONLUS”. Aveva lanciato una raccolta fondi per ampliare la struttura e “accogliere un maggior numero di bambini che vivono attualmente nella discarica di Mombasa in condizioni estremamente pericolose per la loro salute. In questo modo, Orphan’s Dream potrebbe dare loro un futuro degno di essere chiamato tale”. Poi era tornata in Italia, ma era ripartita dopo poco tempo per quella zona del Kenya, vicino Malindi, come volontaria della onlus marchigiana Africa Milele. Fino a ieri, quando e’ stata rapita in un blitz di alcuni uomini armati a Chakama, a 70 km da Malindi.

Il caso della cooperante italiana rapita in Kenya è una vicenda “gravissima” che si “sta evolvendo di minuto in minuto”, per la quale la Farnesina “ha attivato la sua unità di crisi”, con la quale “segue da vicino” il caso portando avanti il suo “lavoro di contatto con il governo” e di “assistenza alla famiglia”. Lo ha dichiarato la vice ministra degli Esteri Emanuela Del Re a margine della conferenza “Relief in protected crises: the Syria case” a Roma. “Abbiamo avuto notizia questa mattina del rapimento di Silvia Costanza Romano in Kenya, lo dico con una certa commozione. Vorrei mandare i miei saluti alla famiglia, nella speranza che la questione si risolva rapidamente”, ha affermato Del Re nel suo intervento alla conferenza. Silvia Romano “rappresenta il meglio della nostra società, quelle persone che decidono di passare un periodo nelle zone di conflitto per aiutare altri. In questo modo naturalmente contribuiscono al grande senso di solidarietà che io spero sempre animi il mondo, e che ci porti a quella società dell’empatia che credo possa costituire una risposta importante al male del mondo”, ha aggiunto.  (AGI)