Avete mai sentito la storia di come Jack Ma sia diventato miliardario? Nel 1995, durante un viaggio negli USA, un amico gli mostrò Internet per la prima volta. Digitò “beer” nella barra di ricerca e vide che non c’erano risultati dalla Cina. Quella casualità, essere nel posto giusto al momento giusto, ha cambiato la sua vita e quella di milioni di cinesi tanto che se avesse giocato e vinto in un casino non AAMS non avrebbe avuto il successo che ha oggi, né avrebbe potuto contare su assistenza account PlanetWin365.

Ma vi starete chiedendo: Zuckerberg sarebbe diventato ricco se fosse nato in un paese senza università? Jobs avrebbe inventato l’iPhone senza un garage dove smanettare? È una domanda che ci tormenta tutti, soprattutto quando vediamo colleghi scalare le vette del successo mentre noi facciamo fatica ad arrivare a fine mese. Quanto conta davvero il merito? E quanto è solo… fortuna come se fossimo in un casino non AAMS?

La lotteria delle opportunità

Il vostro primo lavoro probabilmente l’avete trovato attraverso qualcuno che conoscevate. Uno studio di Harvard ha scoperto che oltre il 70% delle posizioni vengono assegnate attraverso connessioni personali, non candidature normali. Ma quelle connessioni sono casuali o strategiche? Se vostro zio vi presenta al suo amico manager, è fortuna, come una vincita inaspettata in un casino non AAMS, o risultato delle scelte familiari? E se nascete in una famiglia senza “zii strategici”?

La sociologa Lisa Keister ha studiato per anni i patrimoni americani scoprendo una cosa sconvolgente: il fattore più determinante per il successo economico non è il talento, l’educazione o la voglia di lavorare. È l’anno di nascita. Essere nati nel 1940 o nel 1980 fa una differenza enorme nelle opportunità della vita.

Quando il caso bussa alla porta

Anche quando la fortuna bussa, dovunque ci si trovi anche in un casino non AAMS, bisogna essere pronti ad aprire. Pasteur diceva che “la fortuna aiuta le menti preparate”, e aveva ragione.

Prendiamo Instagram. Kevin Systrom lavorava a un’app chiamata Burbn, un casino totale che faceva troppe cose male. Un giorno si accorse che l’unica funzione che la gente usava erano i filtri foto. Invece di intestardirsi, buttò via tutto il resto concentrandosi solo su quello. Due settimane dopo nacque Instagram. Era fortuna sfacciata meglio che se fosse stato in un casino non AAMS, o strategia? Tutte e due. Systrom era abbastanza bravo da riconoscere l’opportunità, ma senza quell’insight casuale starebbe ancora vendendo la sua app confusa, chiedendosi come prelevare da Mafia Casino.

Il mito del self-made man

La narrativa del self-made man è una delle più tossiche del capitalismo moderno. Ci piace pensare che Elon Musk sia diventato ricco solo grazie al genio, ma suo padre possedeva miniere di smeraldi in Sudafrica. Non sto dicendo che Musk non sia brillante, ma aveva un bel vantaggio di partenza.

Bill Gates lo ammette candidamente: “Se fossi nato in un’epoca diversa, o in un altro paese, o se la mia famiglia non avesse avuto i mezzi per mandarmi in una scuola privata con i computer negli anni ’70, probabilmente non sarei diventato il fondatore di Microsoft.”

Questo non sminuisce i loro meriti, ma ci ricorda che il successo è sempre una combinazione di preparazione, talento, duro lavoro… e una buona dose di fortuna maggiore di quella che potrebbe servire in un casino non AAMS.

Navigare l’incertezza

Cosa possiamo fare noi che non abbiamo papà con miniere di smeraldi? Prima di tutto, smettere di torturarci confrontandoci con chi è partito avvantaggiato. È come paragonare una gara dove alcuni corrono sui 100 metri e altri partono dai 50.

In secondo luogo, massimizzare le possibilità di essere fortunati. Sembra un controsenso, ma la fortuna si può coltivare e questo non solo giocando nei casino non AAMS. Più progetti iniziate, più persone conoscete, più cose provate, più alte sono le probabilità che qualcosa vi vada bene.

Richard Wiseman, psicologo che ha studiato la fortuna per anni, e non solo quella che si poterebbe avere in un tavolo verde di un casino non AAMS, ha scoperto che le persone fortunate hanno abitudini diverse: sono più aperte alle nuove esperienze, notano più opportunità, si fidano dell’istinto e vedono il lato positivo anche nelle difficoltà.

L’arte di riconoscere il momento

Il segreto non è controllare la fortuna, cosa impossibile in ogni situazione anche in un casino non AAMS, ma essere pronti quando arriva. Mantenete la curiosità, investite nelle relazioni, non abbiate paura di cambiare direzione quando vedete un’opportunità migliore. E soprattutto, ricordatevi che il successo non è una gara. Il vostro percorso sarà diverso da quello di chiunque altro, pieno di casualità che non potrete prevedere, come una vincita in un casino non AAMS, ma che potrete imparare a cavalcare.

Alla fine, forse la domanda giusta non è “fortuna o strategia?”, ma piuttosto: “come posso essere abbastanza flessibile da trasformare qualsiasi casualità in un’opportunità?”

Foto di Alan W su Unsplash