SEGUICI SU: fi

  • I numeri
  • Abbonamento Babilon
  • Acquista il libro
logo
logo
  • Home
  • Articoli
    • Italia
    • Africa
    • Americhe
    • Asia
    • Europa
    • Medio Oriente
  • La collana
  • La casa editrice
  • I Numeri
  • Abbonamento
  • Acquista il libro
  • Ricerca
  • I numeri
  • Abbonamento Babilon
  • Acquista il libro
CURIOSITÀ
Capitale: Lilongwe
Ordinamento: Repubblica presidenziale
Superficie: 118.484 km²
Popolazione: 16.777.547
Religioni: cristiana (83%), islamica (13%)
Lingue: inglese (ufficiale), chichewa, altre
Moneta: Kwacha (MWK)
PIL: 900 USD
Livello di criticità: Medio

Malawi

Africa


Malawi

Africa

POLITICA

Protettorato britannico col nome di Nyasaland dal 1891, poi annesso ai possedimenti inglesi della Rhodesia (oggi Zambia e Zimbabwe), il Malawi si rese indipendente nel 1964 sotto la guida di Hastings Kamuzu Banda, fondatore del Nyasaland African Congress - oggi Partito del Congresso del Malawi (MCP) - successivamente autoproclamatosi “Presidente a vita”. Dopo un trentennio di governo a partito unico, il Paese tenne le prime elezioni multipartitiche nel 1994 e si diede una costituzione l’anno seguente. Salì al potere Bakili Muluzi (Fronte Democratico Unito - UDF) che ripristinò le libertà civili, processò Banda e avviò riforme strutturali e liberalizzazioni economiche. Muluzi fu rieletto nel 1999, ma nel 2004 divenne presidente Bingu wa Mutharika (Partito Democratico Progressista - DPP). Riconfermato nel 2009, Mutharika è morto nell’aprile 2012. Ha assunto il suo posto il vicepresidente Joyce Banda, oggi secondo presidente donna in carica nel continente africano e fondatrice del Partito del Popolo (PP).

ECONOMIA

Il Malawi è uno dei Paesi più densamente popolati e meno sviluppati del continente africano. L'economia si basa essenzialmente sui settori agricolo, forestale e della pesca (che coprono circa l’85% delle esportazioni e impiegano l’80% della popolazione). Le principali produzioni sono: granturco, tabacco e altre colture come la patata dolce, i fagioli, il riso, la cassava e gli arachidi, sfruttati anche per il settore manifatturiero. La restante industria si basa su: cemento, sementi, fertilizzanti e stoffe. Le principali esportazioni riguardano: tabacco, tè e zucchero, destinato soprattutto ai mercati dell’UE. Il settore minerario è poco sviluppato, anche se esistono giacimenti di bauxite, asbesto, grafite, uranio e qualche giacimento di pietre preziose. Nel 2005 il governo ha dato avvio a una serie di misure disciplinari nel settore finanziario che hanno consentito al Paese di ricevere un ingente prestito da parte del Fondo Monetario Internazionale, tuttavia dal 2009 l'economia del Malawi ha subito un pesante arresto e un consistente ammanco di valuta estera. Gli investimenti sono crollati di oltre il 20% e i donatori internazionali hanno interrotto ogni prestito dal 2011. Solo di recente il governo della Presidente Banda ha riallacciato relazioni con l'FMI. Ciononostante la situazione economica resta drammatica, con un'inflazione schizzata al 21% nell'ultimo anno, con una povertà diffusa e carenza di elettricità e di carburante.

CRITICITÀ

Nonostante le pessime condizioni economiche in cui versa il Paese e l’aumento di tensioni sociali dovute a scioperi e malcontento generalizzato, la situazione politica può dirsi relativamente stabile in Malawi. Permangono questioni di confine irrisolte con la Tanzania, che a fasi alterne possono causare tensioni e controversie locali (incluso il blocco temporaneo del passaggio di frontiera). In linea di massima, il Paese non risulta comunque a rischio terrorismo. La micro-criminalità è piuttosto consistente e a danno soprattutto degli stranieri. Le aree più pericolose sono Lilongwe, Blantyre e le maggiori città, dove è molto alto il numero di incidenti stradali. Non è diffuso, invece, il crimine organizzato, nonostante i confini facilmente valicabili favoriscano il traffico di esseri umani, la migrazione illegale, il transito di droga verso il Sudafrica e altre attività criminali di frontiera. L’assistenza medica, ben al di sotto degli standard occidentali, è garantita solo nelle maggiori città. Tutto il Paese è soggetto a disastri naturali: siccità, piogge torrenziali, tifoni.

CURIOSITÀ

Capitale: Lilongwe
Ordinamento: Repubblica presidenziale
Superficie: 118.484 km²
Popolazione: 16.777.547
Religioni: cristiana (83%), islamica (13%)
Lingue: inglese (ufficiale), chichewa, altre
Moneta: Kwacha (MWK)
PIL: 900 USD
Livello di criticità: Medio

POLITICA

Protettorato britannico col nome di Nyasaland dal 1891, poi annesso ai possedimenti inglesi della Rhodesia (oggi Zambia e Zimbabwe), il Malawi si rese indipendente nel 1964 sotto la guida di Hastings Kamuzu Banda, fondatore del Nyasaland African Congress - oggi Partito del Congresso del Malawi (MCP) - successivamente autoproclamatosi “Presidente a vita”. Dopo un trentennio di governo a partito unico, il Paese tenne le prime elezioni multipartitiche nel 1994 e si diede una costituzione l’anno seguente. Salì al potere Bakili Muluzi (Fronte Democratico Unito - UDF) che ripristinò le libertà civili, processò Banda e avviò riforme strutturali e liberalizzazioni economiche. Muluzi fu rieletto nel 1999, ma nel 2004 divenne presidente Bingu wa Mutharika (Partito Democratico Progressista - DPP). Riconfermato nel 2009, Mutharika è morto nell’aprile 2012. Ha assunto il suo posto il vicepresidente Joyce Banda, oggi secondo presidente donna in carica nel continente africano e fondatrice del Partito del Popolo (PP).

ECONOMIA

Il Malawi è uno dei Paesi più densamente popolati e meno sviluppati del continente africano. L'economia si basa essenzialmente sui settori agricolo, forestale e della pesca (che coprono circa l’85% delle esportazioni e impiegano l’80% della popolazione). Le principali produzioni sono: granturco, tabacco e altre colture come la patata dolce, i fagioli, il riso, la cassava e gli arachidi, sfruttati anche per il settore manifatturiero. La restante industria si basa su: cemento, sementi, fertilizzanti e stoffe. Le principali esportazioni riguardano: tabacco, tè e zucchero, destinato soprattutto ai mercati dell’UE. Il settore minerario è poco sviluppato, anche se esistono giacimenti di bauxite, asbesto, grafite, uranio e qualche giacimento di pietre preziose. Nel 2005 il governo ha dato avvio a una serie di misure disciplinari nel settore finanziario che hanno consentito al Paese di ricevere un ingente prestito da parte del Fondo Monetario Internazionale, tuttavia dal 2009 l'economia del Malawi ha subito un pesante arresto e un consistente ammanco di valuta estera. Gli investimenti sono crollati di oltre il 20% e i donatori internazionali hanno interrotto ogni prestito dal 2011. Solo di recente il governo della Presidente Banda ha riallacciato relazioni con l'FMI. Ciononostante la situazione economica resta drammatica, con un'inflazione schizzata al 21% nell'ultimo anno, con una povertà diffusa e carenza di elettricità e di carburante.

CRITICITÀ

Nonostante le pessime condizioni economiche in cui versa il Paese e l’aumento di tensioni sociali dovute a scioperi e malcontento generalizzato, la situazione politica può dirsi relativamente stabile in Malawi. Permangono questioni di confine irrisolte con la Tanzania, che a fasi alterne possono causare tensioni e controversie locali (incluso il blocco temporaneo del passaggio di frontiera). In linea di massima, il Paese non risulta comunque a rischio terrorismo. La micro-criminalità è piuttosto consistente e a danno soprattutto degli stranieri. Le aree più pericolose sono Lilongwe, Blantyre e le maggiori città, dove è molto alto il numero di incidenti stradali. Non è diffuso, invece, il crimine organizzato, nonostante i confini facilmente valicabili favoriscano il traffico di esseri umani, la migrazione illegale, il transito di droga verso il Sudafrica e altre attività criminali di frontiera. L’assistenza medica, ben al di sotto degli standard occidentali, è garantita solo nelle maggiori città. Tutto il Paese è soggetto a disastri naturali: siccità, piogge torrenziali, tifoni.
guarda gli articoli sull'africa
Africa
Green Deal “allargato”, per una transizione sicura nell’EuroMed, Parte II

Transizione energetica, nuovo protocollo d’intesa Italia-Marocco

12 Dic 2022


Avatar photoby Abdessamad El Jaouzi

Africa
Marocco Ue clima energia partenariato

Clima e rinnovabili: il partenariato tra Ue e Marocco

3 Nov 2022


Avatar photoby Abdessamad El Jaouzi

Africa

Le sfide per la sicurezza nel Mediterraneo

23 Mag 2022


Avatar photoby Emilio Pietro De Feo

guarda gli articoli sull'africa
Green Deal “allargato”, per una transizione sicura nell’EuroMed, Parte II

Africa

Transizione energetica, nuovo protocollo d’intesa Italia-Marocco

12 Dic 2022

Marocco Ue clima energia partenariato

Africa

Clima e rinnovabili: il partenariato tra Ue e Marocco

3 Nov 2022

Africa

Le sfide per la sicurezza nel Mediterraneo

23 Mag 2022

Edito da Paesi Edizioni

Piazza Gentile Da Fabriano, 3
00196 Roma

T +39 06 69285 314

paesiedizioni@gmail.com
www.paesiedizioni.it

È la guerra, bellezza!

I grandi reporter italiani raccontano la prima linea dell’informazione

scopriAcquista

È la guerra, bellezza!

I grandi reporter italiani raccontano la prima linea dell’informazione

scopriAcquista

Edito da Paesi Edizioni
Piazza Gentile Da Fabriano, 3
00196 Roma
T +39 06 69285 314

paesiedizioni@gmail.com
www.paesiedizioni.it

© 2023 Babilon Magazine. Tutti i diritti riservati

PRIVACY POLICY / COOKIE POLICY

powered by

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Leggi l'informativa estesa
Accetta
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA