Malesia
Asia sud-est
Colonia portoghese, olandese e poi britannica, dopo la conquista da parte dei giapponesi nel 1942, la Malesia ha ottenuto l’indipendenza nel 1946, con la costituzione dell’Unione Malese. Nel 1957 è stata proclamata la Federazione Malese. Nel 1963 si è creato lo Stato federale, denominato anche Federazione della Grande Malesia, composto da tredici stati e tre territori federali, che inizialmente comprendeva anche Singapore (staccatosi nel 1965). Il Paese è una monarchia costituzionale politicamente controllata dall’etnia malese (prevalentemente musulmana), dove però i cinesi detengono gran parte del potere economico. Il Capo Supremo viene eletto, con mandato di cinque anni, tra i sovrani ereditari di nove dei tredici stati che compongono la Federazione. Questi detiene il potere esecutivo e il potere legislativo, che esercita insieme al governo e al Parlamento. È uno dei Paesi con la censura più severa al mondo, in cui il controllo sui media è quasi totale.
La Nuova Politica Economica ha portato il Paese a un forte sviluppo. Oggi la Malesia è leader mondiale nella produzione di componenti elettronici ed è il primo Paese del Sud-Est asiatico per assemblaggio ed esportazione di autoveicoli. Inoltre, vanta il primato mondiale nella produzione di caucciù e stagno, che rappresentano entrambi quasi la metà del volume complessivo mondiale. Nell’industria, sono molto sviluppate le raffinerie e i complessi petrolchimici. Il Paese ha, infatti, notevoli giacimenti petroliferi e di gas naturale, in particolare nel Sabah e Sarawak. Mentre i principali giacimenti di stagno si trovano presso Kuala Lampur e Ipoh. Dal suolo si estraggono, inoltre, argento, ferro, oro, carbone e bauxite. Tra le colture prevalgono tabacco, riso, palma da olio, caffè, cacao, canna da zucchero e frutti tropicali (soprattutto ananas). Ben sviluppati i settori dei servizi, del turismo e della finanza. I principali partner commerciali della Malesia sono Singapore, Giappone e Stati Uniti. L’inflazione è all’1,9%.
La Malesia è a rischio medio. Sono rari i crimini violenti. Gli episodi di terrorismo, pur presenti, sono circoscritti alle aree al confine con la Thailandia al nord, con le Filippine a est, e nelle zone più orientali dello stato del Sabah (Borneo settentrionale), stato conteso da oltre un secolo con il sultanato di Sulu, regione autonoma delle Filippine. Al largo delle coste del Sabah, si sono registrati atti di pirateria contro navi mercantili. Episodi analoghi si sono verificati nello stretto di Malacca, ma si tratta di fenomeni specifici e localizzati geograficamente. I sequestri di persona – soprattutto turisti e lavoratori stranieri – e gli episodi di pirateria sono principalmente ad opera di due organizzazioni terroristiche legate ad Al Qaeda denominate Abu Sayyaf e Jemaah Islamiyah, aventi come obiettivo la creazione di un’entità panislamica in tutto il Sud Est asiatico. Nel 2010 sono avvenuti incendi presso luoghi di culto cristiani. Nel Paese possono verificarsi casi di elevato inquinamento atmosferico, determinato principalmente da incendi appiccati in foreste e campi. La Malesia, inoltre, è soggetta a forti alluvioni nel periodo dei monsoni.
Capitale: Kuala Lumpur
Ordinamento: Monarchia costituzionale
Superficie: 328.657 km²
Popolazione: 29.179.952
Religioni: islamica (60%), buddista (20%)
Lingue: malese, inglese, cinese, tamil
Moneta: ringgit (MYR)
PIL: 16.900 USD
Livello di criticità: Medio
Colonia portoghese, olandese e poi britannica, dopo la conquista da parte dei giapponesi nel 1942, la Malesia ha ottenuto l’indipendenza nel 1946, con la costituzione dell’Unione Malese. Nel 1957 è stata proclamata la Federazione Malese. Nel 1963 si è creato lo Stato federale, denominato anche Federazione della Grande Malesia, composto da tredici stati e tre territori federali, che inizialmente comprendeva anche Singapore (staccatosi nel 1965). Il Paese è una monarchia costituzionale politicamente controllata dall’etnia malese (prevalentemente musulmana), dove però i cinesi detengono gran parte del potere economico. Il Capo Supremo viene eletto, con mandato di cinque anni, tra i sovrani ereditari di nove dei tredici stati che compongono la Federazione. Questi detiene il potere esecutivo e il potere legislativo, che esercita insieme al governo e al Parlamento. È uno dei Paesi con la censura più severa al mondo, in cui il controllo sui media è quasi totale.
La Nuova Politica Economica ha portato il Paese a un forte sviluppo. Oggi la Malesia è leader mondiale nella produzione di componenti elettronici ed è il primo Paese del Sud-Est asiatico per assemblaggio ed esportazione di autoveicoli. Inoltre, vanta il primato mondiale nella produzione di caucciù e stagno, che rappresentano entrambi quasi la metà del volume complessivo mondiale. Nell’industria, sono molto sviluppate le raffinerie e i complessi petrolchimici. Il Paese ha, infatti, notevoli giacimenti petroliferi e di gas naturale, in particolare nel Sabah e Sarawak. Mentre i principali giacimenti di stagno si trovano presso Kuala Lampur e Ipoh. Dal suolo si estraggono, inoltre, argento, ferro, oro, carbone e bauxite. Tra le colture prevalgono tabacco, riso, palma da olio, caffè, cacao, canna da zucchero e frutti tropicali (soprattutto ananas). Ben sviluppati i settori dei servizi, del turismo e della finanza. I principali partner commerciali della Malesia sono Singapore, Giappone e Stati Uniti. L’inflazione è all’1,9%.
La Malesia è a rischio medio. Sono rari i crimini violenti. Gli episodi di terrorismo, pur presenti, sono circoscritti alle aree al confine con la Thailandia al nord, con le Filippine a est, e nelle zone più orientali dello stato del Sabah (Borneo settentrionale), stato conteso da oltre un secolo con il sultanato di Sulu, regione autonoma delle Filippine. Al largo delle coste del Sabah, si sono registrati atti di pirateria contro navi mercantili. Episodi analoghi si sono verificati nello stretto di Malacca, ma si tratta di fenomeni specifici e localizzati geograficamente. I sequestri di persona – soprattutto turisti e lavoratori stranieri – e gli episodi di pirateria sono principalmente ad opera di due organizzazioni terroristiche legate ad Al Qaeda denominate Abu Sayyaf e Jemaah Islamiyah, aventi come obiettivo la creazione di un’entità panislamica in tutto il Sud Est asiatico. Nel 2010 sono avvenuti incendi presso luoghi di culto cristiani. Nel Paese possono verificarsi casi di elevato inquinamento atmosferico, determinato principalmente da incendi appiccati in foreste e campi. La Malesia, inoltre, è soggetta a forti alluvioni nel periodo dei monsoni.