San Marino
Europa
La Serenissima Repubblica di San Marino è un’enclave all’interno dell’Italia e terzo Stato territorialmente più piccolo d’Europa, dopo Città del Vaticano e il Principato di Monaco. È al contempo la più vecchia repubblica esistente, essendo nata nel 301 d.C. Non esiste una Costituzione scritta: l’ordinamento fa riferimento alle Antiche Consuetudini, agli Statuti della Repubblica e alla Dichiarazione dei Diritti del 1974. Inoltre, la Repubblica ha la particolarità di possedere contemporaneamente due capi di stato: i Capitani Reggenti, che esercitano funzioni per lo più simboliche per un periodo limitato di sei mesi. Il Parlamento unicamerale è chiamato Consiglio Grande e Generale, anticamente dominato dalle famiglie patrizie. Infine, l’organo esecutivo è il Congresso di Stato, formato da dieci Segretari di Stato. Nel secondo dopoguerra, al governo di San Marino si sono alternate coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra. Sul piano diplomatico, la Repubblica mantiene rapporti ufficiali con 98 Paesi. I rapporti privilegiati per vicinanza territoriale e culturale sono ovviamente quelli con l’Italia, ma l’enclave mantiene relazioni speciali anche con gli Stati Uniti, storicamente alleati di San Marino: a due presidenti americani, Abramo Lincoln e Woodrow Wilson, è stata concessa la cittadinanza onoraria.
La piccola economia sammarinese è dominata dal settore turistico e da quello finanziario. Considerata a lungo un paradiso fiscale, dopo la crisi finanziaria internazionale del 2008 il Paese si è impegnato a rendere più trasparente il settore bancario. Una fonte di reddito è rappresentata anche dalla filatelia e dalla numismatica, mentre l’industria locale è costituita da piccole imprese tessili, di produzione della gomma, della carta, del cuoio e della ceramica. La recessione internazionale ha avuto ripercussioni anche su San Marino: se i comparti interni non sono stati interessati direttamente, gli effetti negativi si sono però fatti sentire sul piano degli scambi commerciali, con la riduzione delle esportazioni e la conseguente riduzione interna di beni e servizi. A questo vanno aggiunti la legislazione italiana sullo “scudo fiscale” del 2009 che ha comportato un deflusso di capitali dal Paese e un deficit di bilancio crescente. Un accordo tra Italia e San Marino - in ratifica al parlamento italiano - dovrebbe togliere il Paese dalla black list degli Stati a fiscalità privilegiata, ridando ossigeno alle imprese sammarinesi (di cui il 60% nel 2012 ha registrato difficoltà causate proprio dalla black list italiana).
La riduzione dei proventi derivanti dalle agevolazioni fiscali e dal sistema finanziario hanno inciso pesantemente sullo stato di recessione del Paese, che su questo settore basava gran parte delle proprie entrate. La legislazione italiana sul condono fiscale ha creato tensione nei rapporti bilaterali, aggravata dalla decisione dell’Italia di inserire San Marino nella sua lista nera dei paradisi fiscali nel 2010. San Marino non presenta rischi legati al terrorismo.
Capitale: Città di San Marino
Ordinamento: Repubblica parlamentare
Superficie: 61 km²
Popolazione: 32.140
Religioni: cattolica
Lingue: italiano
Moneta: euro (EUR)
PIL: 36.200 USD
Livello di criticità: Basso
La Serenissima Repubblica di San Marino è un’enclave all’interno dell’Italia e terzo Stato territorialmente più piccolo d’Europa, dopo Città del Vaticano e il Principato di Monaco. È al contempo la più vecchia repubblica esistente, essendo nata nel 301 d.C. Non esiste una Costituzione scritta: l’ordinamento fa riferimento alle Antiche Consuetudini, agli Statuti della Repubblica e alla Dichiarazione dei Diritti del 1974. Inoltre, la Repubblica ha la particolarità di possedere contemporaneamente due capi di stato: i Capitani Reggenti, che esercitano funzioni per lo più simboliche per un periodo limitato di sei mesi. Il Parlamento unicamerale è chiamato Consiglio Grande e Generale, anticamente dominato dalle famiglie patrizie. Infine, l’organo esecutivo è il Congresso di Stato, formato da dieci Segretari di Stato. Nel secondo dopoguerra, al governo di San Marino si sono alternate coalizioni di centro-destra e di centro-sinistra. Sul piano diplomatico, la Repubblica mantiene rapporti ufficiali con 98 Paesi. I rapporti privilegiati per vicinanza territoriale e culturale sono ovviamente quelli con l’Italia, ma l’enclave mantiene relazioni speciali anche con gli Stati Uniti, storicamente alleati di San Marino: a due presidenti americani, Abramo Lincoln e Woodrow Wilson, è stata concessa la cittadinanza onoraria.
La piccola economia sammarinese è dominata dal settore turistico e da quello finanziario. Considerata a lungo un paradiso fiscale, dopo la crisi finanziaria internazionale del 2008 il Paese si è impegnato a rendere più trasparente il settore bancario. Una fonte di reddito è rappresentata anche dalla filatelia e dalla numismatica, mentre l’industria locale è costituita da piccole imprese tessili, di produzione della gomma, della carta, del cuoio e della ceramica. La recessione internazionale ha avuto ripercussioni anche su San Marino: se i comparti interni non sono stati interessati direttamente, gli effetti negativi si sono però fatti sentire sul piano degli scambi commerciali, con la riduzione delle esportazioni e la conseguente riduzione interna di beni e servizi. A questo vanno aggiunti la legislazione italiana sullo “scudo fiscale” del 2009 che ha comportato un deflusso di capitali dal Paese e un deficit di bilancio crescente. Un accordo tra Italia e San Marino - in ratifica al parlamento italiano - dovrebbe togliere il Paese dalla black list degli Stati a fiscalità privilegiata, ridando ossigeno alle imprese sammarinesi (di cui il 60% nel 2012 ha registrato difficoltà causate proprio dalla black list italiana).
La riduzione dei proventi derivanti dalle agevolazioni fiscali e dal sistema finanziario hanno inciso pesantemente sullo stato di recessione del Paese, che su questo settore basava gran parte delle proprie entrate. La legislazione italiana sul condono fiscale ha creato tensione nei rapporti bilaterali, aggravata dalla decisione dell’Italia di inserire San Marino nella sua lista nera dei paradisi fiscali nel 2010. San Marino non presenta rischi legati al terrorismo.