Il presidente del Brasile Bolsonaro è risultato positivo, il suo paese è il secondo per numero di contagiati ma per lui il coronavirus era “sopravvalutato”
“E’ iniziato domenica con qualche malore e si è aggravato il lunedì. Tutti sapevano che il virus prima o poi avrebbe raggiunto una parte considerevole della popolazione. Io ad esempio, se non avessi fatto l’esame non conoscerei il risultato: è positivo”. Non è il primo leader politico a essere contagiato dal coronavirus: prima di lui la moglie del primo ministro canadese Justin Trudeau, il primo ministro britannico Boris Johnson e Nicola Zingaretti. Ma Jair Bolsonaro si è distinto per una marcata insistenza a minimizzare il rischio del virus, che ha addirittura provocato le dimissioni del suo ministro star Sérgio Moro e anche di due ministri della Sanità in meno di un mese: prima Luiz Henrique Mandetta e poi Nelson Teich.
“Niente panico”, “Il coronavirus è sopravvalutato”, “Non è quella cosa che i grandi media strombazzano”, “In passato abbiamo avuto problemi più gravi”, “Con la mia storia di atleta per me sarebbe come una febbricola o un raffreddorino”, “Il rischio è quasi zero, il problema è per chi ha più di 60 anni”, “Muoiono gli italiani che sono vecchi”, “I brasiliani possono sguazzare nelle fogne e non si ammalano”, “Il peggio è già passato”: è una antologia delle frasi che alla pandemia Bolsonaro ha dedicato fino alla prima metà di maggio, quando il bilancio era ancora di 178.214 casi e 12.461 morti. Adesso i casi sono saliti a 1.626.071 e i morti sono 65.556 e il Brasile è il secondo paese più colpito al mondo dopo gli Stati Uniti, e il picco non è ancora arrivato.
Nelle ultime settimane Bolsonaro è stato costretto dal suo governo a revocare uno spot in cui invitava la gente ad andare al lavoro e da un giudice è stato obbligato a indossare la mascherina in pubblico. In effetti governatori, sindaci, ministri e magistrati hanno largamente preso il sopravvento, imponendo un lockdown che però per via del dichiarato scetticismo del presidente è stato gestito in modo caotico. Bolsonaro dice che comunque si sente bene, che i suoi polmoni sono “puliti”, e che si sente “pronto a lavorare” ma in teleconferenza. Tutti i suoi ministri stanno facendo il test in queste ore e anche gli invitati a quel ricevimento del 4 luglio nella residenza dell’ambasciatore statunitense Todd Chapman, in cui il presidente non ha fatto altro che abbracciare.
Na Embaixada dos EUA, celebrando o 4 de julho, dia da independência americana. pic.twitter.com/CqtgUNxiSL
— Ernesto Araújo (@ernestofaraujo) July 4, 2020
Pubblicato Su Il Foglio
Il giornalista de Il Foglio Maurizio Stefanini è l’autore della biografia del presidente del Brasile Jair Bolsonaro, uno dei volti del potere mondiale del libro fotografico Leaders, edito da Paesi Edizioni.
Maurizio Stefanini
Romano, classe 1961, maturità classica, laurea in Scienze Politiche alla Luiss, giornalista dal 1988. Specialista in America Latina, Terzo Mondo, movimenti politici comparati, approfondimenti storici.
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