Che America è quella che andrà al voto il 5 novembre 2024 per eleggere il suo presidente? Chi vincerà lo scontro tra democratici e repubblicani? Gli Stati Uniti sono ancora la più grande democrazia del mondo o, come ha scritto Kagan sul Washington Post, sono ormai sull’orlo di una nuova Guerra Civile?
Dopo il successo di Fascisti d’America, saggio sull’estrema destra americana uscito nel 2021 nei giorni dell’assalto a Capitol Hill, nel suo nuovo libro America Contro. Gli Stati Uniti e la crisi della democrazia, edito da Paesi Edizioni, Federico Leoni, caporedattore a Sky tg24, torna ad inoltrarsi nei meandri dell’America: dalle metropoli democratiche alle campagne repubblicane, dalla rust belt degli operai disillusi alle città sconvolte dalle proteste razziali, fino a toccare con mano l’emergenza migratoria al confine con il Messico.
Il libro rappresenta un nuovo tassello di un ampio progetto editoriale: America Contro nasce come programma televisivo su Sky tg24, prosegue come podcast e adesso atterra su carta nei mesi decisivi che separano dalle nuove elezioni. Quello raccontato dall’autore è un Paese in crisi di identità, polarizzato su più fronti: dalla Wokeness – e dalle nuove “guerre culturali” sulle ingiustizie sociali, il genere, l’etnia e il linguaggio politicamente corretto – all’immigrazione, dalle armi all’aborto, dal diritto di voto alla crisi climatica, dalla guerra in Ucraina a quella in Medio Oriente.
Indagando queste tematiche, il saggio si divide in due parti. La prima è dedicata agli argomenti al centro del dibattito politico americano che si consumerà da qui alle prossime elezioni presidenziali del 5 novembre 2024: dalla crisi di leadership nei partiti tradizionali ai sostenitori del trumpismo, dagli interessi delle lobby agli scenari internazionali. La seconda, ricostruendo genesi e ferite ancora oggi lasciate aperte dalla Guerra di Secessione, riflette sulle ragioni più profonde dell’abisso tra le “due Americhe” attraverso il confronto con politologi, giornalisti e scrittori americani, tutti influenti e tutti diversi tra loro per convinzioni e atteggiamento: tra questi William T. Vollmann, Ken Kalfus e Noam Chomsky.
«Le prossime elezioni saranno un momento critico nella storia americana. Se Trump non vincerà è abbastanza ovvio che non ammetterà la sconfitta. Quando quel momento arriverà, ci sarà una nutrita minoranza di americani convinti che Trump abbia vinto. Molti di loro saranno armati. Si tratterebbe di uno scenario perfetto per la violenza» – Ken Kalfus, scrittore e giornalista americano
Il volume, in tutte le librerie a partire dal 26 gennaio, è disponibile anche in e-book.
Redazione
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