Grecia e Israele: accordo militare per il Mediterraneo

Il Governo greco ha scelto Israele come partner commerciale per fornire velivoli da addestramento e istituire una scuola di addestramento aeronautica. Il ministro della Difesa israeliano conferma l’importanza dello storico accordo per garantire la stabilità nel Mediterraneo.

1. IL SENTORE DELL’INTESA GRECO-ISRAELIANA

In tempi recenti le relazioni greco-israeliane avevano già segnato un punto di riferimento nel 2015, con la stipula prima di un patto militare e poi di una partnership strategica in tema energetico. L’accordo militare – Accordo sullo status delle forze – che aveva unito le due sponde del Mediterraneo prevedeva che i militari dei due Paesi potessero partecipare ad attività di addestramento congiunte e a operazioni di cooperazione nei rispettivi territori. Se il patto del 2015 prevedeva solo lo scambio del personale militare, l’alleanza avviata nel 2020 contempla anche la vendita di armi.
Nello scorso settembre il Governo greco aveva aperto una gara d’appalto internazionale per il potenziamento del proprio apparato militare. Oggi, a seguito di ciò, la parte greca ha approvato l’accordo con Israele. Il sentore che Israele sarebbe divenuto un importante partner per la regione ellenica era già stato avvertito da novembre, quando il ministro della Difesa israeliano aveva incontrato a Nicosia i ministri greco e cipriota. Lo scopo della visita era discutere in chiave strategica di una futura alleanza tra Grecia, Cipro e Israele che avrebbe interessato il campo della sicurezza e quello energetico. Ulteriori colloqui sono invece stati incentrati sulla possibilità di vendere armi israeliane alla Grecia. Sulla base di queste considerazioni arriviamo ad oggi, per cui l’accordo greco-israeliano in materia di Difesa è ufficialmente realtà.

Fig. 1 – Un caccia F-16 greco durante un’esercitazione presso la base aerea di Ovda, a nord della città israeliana di Eilat

2. ACCORDO VENTENNALE E VELIVOLI ITALIANI

L’oggetto dell’accordo prevede che Atene acquisti aerei da addestramento da Israele e istituisca una Scuola di volo greca. Sarà la compagnia israeliana Elbit Systems a fornire i velivoli, la manutenzione degli aeromobili, i simulatori, i mezzi di addestramento e di logistica. Tra le tipologie di aerei sono compresi anche dieci M-346 dell’azienda italiana Leonardo. Il velivolo italiano da addestramento è considerato di grande successo dal ministero della Difesa israeliano (Israel MoD), che ne ha già inseriti 30 nella propria Aeronautica. L’intesa, dal valore 1,3 miliardi di euro (1,6 miliardi di dollari), segna una svolta circa la strategia militare greca. Il Governo di Atene ha infatti raddoppiato il budget della Difesa rispetto quello del 2020. Per il 2021 sono stati stanziati 5,5 miliardi di euro. Altra caratteristica da analizzare è la durata: la cooperazione greco-israeliana sarà una partnership a lungo termine. Secondo quanto annunciato dalla parte israeliana l’intesa durerà per venti anni, il che la rende l’accordo militare più significativo nei rapporti tra i due Paesi. L’importanza della cooperazione viene ribadita anche nelle parole del generale israeliano Yair Kulas: “L’approvazione di questo patto da parte del Governo greco, – ha detto il militare, – è un passo storico per approfondire ulteriormente le eccellenti relazioni nella Difesa tra i nostri due Paesi. Questo non è solo un accordo di esportazione della Difesa, ma piuttosto una partnership che durerà per almeno altri 20 anni”. La vittoria della società israeliana Elbit Systems nella gara d’appalto è stata confermata anche dalle Istituzioni greche, ma prima dell’avvio della fornitura ci sono ancora delle fasi da rispettare: la stipulazione del contratto e la firma ufficiale.

Fig. 2 – Il Ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz

3. RAFFORZARE LA PRESENZA NEL MEDITERRANEO

L’accordo in questione segna un punto di riferimento per la portata sia economica che militare, ma anche in chiave geopolitica e strategica. Questa rinnovata e rafforzata alleanza nel Mediterraneo sembra avere lo scopo di contenere l’espansionismo turco. Ricordiamo infatti che nel Mediterraneo orientale sono in corso i tentativi turchi di ampliare la propria area d’influenza, anche allo scopo di acquisire vantaggio nella competizione energetica. Grecia e Israele, dal canto loro, sono già in stretti legami per la costruzione di un nuovo gasdotto che collegherà il Mediterraneo orientale all’Europa occidentale, l’East MED Pipeline. L’alleanza militare tra Atene e Tel Aviv ha dunque alla base anche ragioni strategiche, che sono trapelate dalle stesse parole dei rispettivi ministri. Il ministro israeliano della Difesa, Benny Gantz, ha infatti dichiarato che “l’accordo riflette le relazioni eccellenti e in via di sviluppo che abbiamo con la Grecia. È un partenariato a lungo termine che servirà gli interessi di Israele e della Grecia, creerà centinaia di posti di lavoro in entrambi i Paesi e promuoverà la stabilità nel Mediterraneo”. Una partnership ventennale anti-turca, che potrebbe coinvolgere anche Cipro per garantire la rinomata stabilità.

Di Alessandra Fiorani. Pubblicato su Il Caffè Geopolitico