Il Super Tuesday è stato un successo per Joe Biden. «Siamo molto vivi e faremo fare i bagagli a Donald Trump», ha gridato l’ex vice presidente degli Stati Uniti. Biden ha vinto in almeno 9 Stati dei 14 dove martedì 3 marzo si è votato per le primarie del Partito Democratico. L’ex vice di Obama ha vinto in Alabama, Virginia, North Carolina, Tennessee, Arkansas, Oklahoma, Minnesota, Massachusetts e Texas. Sanders, invece, ha conquistato Vermont, Colorado, Utah e California, Stato dove tuttavia il conteggio è ancora in corso. Una vera e propria rimonta quella Biden che gli ha permesso di rilanciare la propria corsa alla residenza. Il successo di Biden, per alcuni versi sorprendente e non prevedibile solo poche settmane fa, sarebbe stato possibile grazie al partito che, dopo il passo indietro di Buttigieg e Klobuchar, avrebbe scelto di puntare su un candidato con più chance rispetto a Sanders di poter battere Donald Trump a novembre. In un certo senso, l’ex vicepresidente Obama ha invitato gli elettori democratici a votare Biden e questo potrebbe averlo favorito se si considera che l’ex presidente è ancora una figura molto rilevante per i Democratici. La rimonta di Biden era iniziata lo scorso sabato, quando l’ex vicepresidente aveva vinto nettamente le primarie in South Carolina. Michael Bloomberg, il miliardario entrato tardi nelle primarie, ha vinto solo nel territorio delle Samoa Americane. A seguito dei deludenti risultati ottenuti al Super Tuesday, l’ex sindaco di New York si è ritirato dalle primarie Dem e ha detto che sosterrà Joe Biden. Elizabeth Warren, come era stato previsto, è andata male quasi ovunque, ma addirittura Warren è arrivata terza anche nel suo stato, il Massachusetts. Ascolta il commento del direttore di Babilon Luciano Tirrinanzi.
Redazione
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