Antigua e Barbuda

America Centrale
Le due isole di Antigua e Barbuda costituiscono uno Stato sovrano facente parte del Commonwealth britannico e resosi indipendente dalla madrepatria nel 1981 dopo 300 anni di dominazione inglese. Oggi costituisce uno degli Stati più prosperi dell'arcipelago caraibico grazie all'industria turistica e ai servizi finanziari offshore benché non tutta la popolazione goda degli stessi privilegi come dimostrano le bidonville erette alle porte della capitale St John's. A livello di influenza politica il Paese è stato dominato negli ultimi trenta anni dalla famiglia Bird: il Primo premier dopo l'indipendenza fu Vere Bird, succeduto dal figlio Lester nel 1994, superato solo alle elezioni del 2004 dal partito di opposizione United Progressive Party che si è riconfermato partito di maggioranza anche alle parlamentari del 2009.
Il turismo rappresenta oltre il 60% del PIL e gli investimenti bancari e i servizi finanziari costituiscono l'altra fetta importante dell'economia. Dal 2009 sulla Black List dell'OSCE per la mancata cooperazione nella lotta anti-riciclaggio, il Paese negli ultimi anni ha notevolmente incrementato le misure per rendere le operazioni finanziarie più trasparenti. Il governo Spencer inoltre ha adottato ambiziosi progetti di riforma fiscale riuscendo a ridurre il debito pubblico dal 130% del 2010 all'89% del 2012. Tuttavia il Paese stenta ancora a ritrovare quella prosperità di cui godeva prima che la crisi economica globale del 2009 toccasse anche le sue isole, incidendo in negativo per via di un'acuta contrazione economica, sul turismo e sugli investimenti privati. La produzione agricola si concentra sul solo mercato nazionale (contribuendo ad appena il 2% del PIL) mentre l'industria, quasi essenzialmente manifatturiera, rappresenta l'11% del PIL nonché buona parte della produzione da esportazione.
Come molti dei paradisi fiscali dei Caraibi, Antigua è stata nel mirino dell'OSCE per l'assoluta mancanza di trasparenza nelle transazioni economiche e per la mancata cooperazione nella lotta al riciclaggio del denaro sporco fino al 2010 quando è stata eliminata dalla Black List. Da allora il governo sembra aver messo in atto riforme concrete del sistema finanziario ma la corruzione rimane un tasto dolente. In particolare la classe politica stretta intorno alla famiglia Bird è stata coinvolta in vari scandali. Ad ogni modo, nel complesso, la situazione politica può dirsi stabile anche dopo il passaggio di potere dai Bird all'opposizione (2004). A livello ambientale va segnalata la possibile incidenza di uragani durante la stagione ciclonica da giugno a novembre; tuttavia, benché le due isole si trovino in corrispondenza dell'asse dove questi fenomeni sono piuttosto frequenti, negli ultimi 50 anni Antigua è stata colpita direttamente solo sei volte, di cui la più grave nel 1995.
Capitale: Saint John’s
Ordinamento: Monarchia costituzionale
Superficie: 422 km²
Popolazione: 90.156
Religioni: protestante, cattolica
Lingue: inglese
Moneta: East Caribbean dollar (XCD)
PIL: 18.300 USD
Livello di criticità: Basso
Le due isole di Antigua e Barbuda costituiscono uno Stato sovrano facente parte del Commonwealth britannico e resosi indipendente dalla madrepatria nel 1981 dopo 300 anni di dominazione inglese. Oggi costituisce uno degli Stati più prosperi dell'arcipelago caraibico grazie all'industria turistica e ai servizi finanziari offshore benché non tutta la popolazione goda degli stessi privilegi come dimostrano le bidonville erette alle porte della capitale St John's. A livello di influenza politica il Paese è stato dominato negli ultimi trenta anni dalla famiglia Bird: il Primo premier dopo l'indipendenza fu Vere Bird, succeduto dal figlio Lester nel 1994, superato solo alle elezioni del 2004 dal partito di opposizione United Progressive Party che si è riconfermato partito di maggioranza anche alle parlamentari del 2009.
Il turismo rappresenta oltre il 60% del PIL e gli investimenti bancari e i servizi finanziari costituiscono l'altra fetta importante dell'economia. Dal 2009 sulla Black List dell'OSCE per la mancata cooperazione nella lotta anti-riciclaggio, il Paese negli ultimi anni ha notevolmente incrementato le misure per rendere le operazioni finanziarie più trasparenti. Il governo Spencer inoltre ha adottato ambiziosi progetti di riforma fiscale riuscendo a ridurre il debito pubblico dal 130% del 2010 all'89% del 2012. Tuttavia il Paese stenta ancora a ritrovare quella prosperità di cui godeva prima che la crisi economica globale del 2009 toccasse anche le sue isole, incidendo in negativo per via di un'acuta contrazione economica, sul turismo e sugli investimenti privati. La produzione agricola si concentra sul solo mercato nazionale (contribuendo ad appena il 2% del PIL) mentre l'industria, quasi essenzialmente manifatturiera, rappresenta l'11% del PIL nonché buona parte della produzione da esportazione.
Come molti dei paradisi fiscali dei Caraibi, Antigua è stata nel mirino dell'OSCE per l'assoluta mancanza di trasparenza nelle transazioni economiche e per la mancata cooperazione nella lotta al riciclaggio del denaro sporco fino al 2010 quando è stata eliminata dalla Black List. Da allora il governo sembra aver messo in atto riforme concrete del sistema finanziario ma la corruzione rimane un tasto dolente. In particolare la classe politica stretta intorno alla famiglia Bird è stata coinvolta in vari scandali. Ad ogni modo, nel complesso, la situazione politica può dirsi stabile anche dopo il passaggio di potere dai Bird all'opposizione (2004). A livello ambientale va segnalata la possibile incidenza di uragani durante la stagione ciclonica da giugno a novembre; tuttavia, benché le due isole si trovino in corrispondenza dell'asse dove questi fenomeni sono piuttosto frequenti, negli ultimi 50 anni Antigua è stata colpita direttamente solo sei volte, di cui la più grave nel 1995.