Belize

America Centrale
Già terra dei Maya, il Belize è un ex colonia britannica e membro del Commonwealth, nel passato conosciuta come Honduras britannico. Il Paese ha raggiunto l’indipendenza nel 1981. Il territorio è stato a lungo rivendicato dal Guatemala, che riconobbe il Belize solo nel 1992, ma la disputa sui confini è ancora in atto. I due partiti che si sono alternati al governo dall’indipendenza sono il Partito Democratico Unito (UDP) di centrodestra e il Partito Unito del Popolo (PUP) di centrosinistra. Le differenze ideologiche tra i due partiti sono in realtà marginali e l’appartenenza a uno o all’altro è dettata da legami familiari o da rapporti personali, come in gran parte degli altri Stati della regione. Scandali e accuse di corruzione all’interno del PUP hanno fatto vincere le elezioni del 2008 e del 2012 al centrodestra, che governa con il premier Dean Barrow.
L’agricoltura rimane il settore dominante sul quale poggiano l’industria e le esportazioni (banane, canna da zucchero, agrumi), insieme alla selvicoltura, alla pesca e al turismo. La scoperta di giacimenti petroliferi ha contribuito alla crescita economica del Belize fino al 2009, quando la crisi mondiale ha avuto ripercussioni sul turismo, il prezzo del petrolio è diminuito e i disastri ambientali hanno messo in ginocchio le coltivazioni di agrumi. Nel 2010 e nel 2011 l’economia ha sperimentato una lenta crescita (intorno al 2,5%), ma il debito pubblico è rimasto alto, così come rimane elevata la dipendenza dagli aiuti internazionali per ridurre l’alto tasso di povertà (circa il 40% della popolazione) e il grande divario economico e sociale esistente. A causa della bassa imposizione fiscale, il Belize è considerato un paradiso fiscale e fa parte della lista nera dell’OCSE.
L’alto livello di povertà e di corruzione hanno avuto ripercussioni sulla sicurezza del Paese. Attualmente il Belize figura al secondo posto per tasso di criminalità violenta, spesso legata alla produzione e al traffico di droga, per il quale nel 2011 è stato inserito nella lista nera degli Stati Uniti. A questo contribuisce anche una carenza della polizia locale in termini di addestramento e di risorse necessarie per contenere la criminalità dilagante. Per quanto riguarda le relazioni esterne, invece, i rapporti fra Guatemala e Belize rimangono caratterizzati da tensioni per quanto riguarda la delimitazione dei confini. Il Paese è esposto all’arrivo di uragani e tempeste tropicali nel periodo tra giugno e novembre. Tra le altre criticità viene segnalato l’alto tasso di popolazione affetta da HIV/AIDS.
Capitale: Belmopan
Ordinamento: Monarchia parlamentare
Superficie: 22.966 km²
Popolazione: 327.719
Religioni: cristiana, islamica, buddista
Lingue: inglese (ufficiale), dialetti Maya
Moneta: dollaro del Belize (BZD)
PIL: 8.200 USD
Livello di criticità: Basso
Già terra dei Maya, il Belize è un ex colonia britannica e membro del Commonwealth, nel passato conosciuta come Honduras britannico. Il Paese ha raggiunto l’indipendenza nel 1981. Il territorio è stato a lungo rivendicato dal Guatemala, che riconobbe il Belize solo nel 1992, ma la disputa sui confini è ancora in atto. I due partiti che si sono alternati al governo dall’indipendenza sono il Partito Democratico Unito (UDP) di centrodestra e il Partito Unito del Popolo (PUP) di centrosinistra. Le differenze ideologiche tra i due partiti sono in realtà marginali e l’appartenenza a uno o all’altro è dettata da legami familiari o da rapporti personali, come in gran parte degli altri Stati della regione. Scandali e accuse di corruzione all’interno del PUP hanno fatto vincere le elezioni del 2008 e del 2012 al centrodestra, che governa con il premier Dean Barrow.
L’agricoltura rimane il settore dominante sul quale poggiano l’industria e le esportazioni (banane, canna da zucchero, agrumi), insieme alla selvicoltura, alla pesca e al turismo. La scoperta di giacimenti petroliferi ha contribuito alla crescita economica del Belize fino al 2009, quando la crisi mondiale ha avuto ripercussioni sul turismo, il prezzo del petrolio è diminuito e i disastri ambientali hanno messo in ginocchio le coltivazioni di agrumi. Nel 2010 e nel 2011 l’economia ha sperimentato una lenta crescita (intorno al 2,5%), ma il debito pubblico è rimasto alto, così come rimane elevata la dipendenza dagli aiuti internazionali per ridurre l’alto tasso di povertà (circa il 40% della popolazione) e il grande divario economico e sociale esistente. A causa della bassa imposizione fiscale, il Belize è considerato un paradiso fiscale e fa parte della lista nera dell’OCSE.
L’alto livello di povertà e di corruzione hanno avuto ripercussioni sulla sicurezza del Paese. Attualmente il Belize figura al secondo posto per tasso di criminalità violenta, spesso legata alla produzione e al traffico di droga, per il quale nel 2011 è stato inserito nella lista nera degli Stati Uniti. A questo contribuisce anche una carenza della polizia locale in termini di addestramento e di risorse necessarie per contenere la criminalità dilagante. Per quanto riguarda le relazioni esterne, invece, i rapporti fra Guatemala e Belize rimangono caratterizzati da tensioni per quanto riguarda la delimitazione dei confini. Il Paese è esposto all’arrivo di uragani e tempeste tropicali nel periodo tra giugno e novembre. Tra le altre criticità viene segnalato l’alto tasso di popolazione affetta da HIV/AIDS.

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