Isole Cayman

America Centrale
Scoperte da Cristoforo Colombo nel XVI secolo e a lungo utilizzate come base per pirati e marinai, furono sottoposte alla giurisdizione giamaicana fino a quando il Paese dichiarò l'indipendenza nel 1962, dopodiché passarono sotto diretto dominio britannico. La corona inglese ha concesso nel 1972 un'autonomia amministrativa e nella Costituzione del 2009 le isole si sono dotate di un maggiore livello di autogoverno ma sicurezza esterna e forze di polizia restano sotto il comando della Regina Elisabetta. D'altro canto l'interesse per l'indipendenza resta scarso e poco rilevante sulla scena politica nazionale. Le Cayman (una volta note come Las Tortugas e composte di tre isole) rappresentano oggi uno dei maggiori centri finanziari al mondo e uno dei più conosciuti paradisi fiscali (tanto che il numero delle società che vi risultano registrate supera di gran lunga il numero dei suoi abitanti).
Oltre 300 banche, 800 assicurazioni, 10.000 fondi comuni di investimento e 90.000 società operano oggi nelle Cayman. Il regime di esenzione fiscale e la concentrazione di grandi capitali hanno reso le isole meta dei maggiori investitori rendendole al tempo stesso la capitale mondiale del riciclaggio. Nel maggio 2013 le Cayman (insieme a Bermuda, Isole Vergini, Anguilla, Montserrat e Isole Turks e Caicos) hanno firmato un accordo con i maggiori rappresentanti dell'UE per combattere l'evasione fiscale. Il turismo (in particolare quello di lusso) rappresenta un'altra importante fonte di reddito e costituisce circa il 70% del PIL. L'agricoltura invece rappresenta appena lo 0,2% della composizione settoriale del PIL, con il 90% dei beni di consumo e alimentari, quindi, che devono essere importati. Con un PIL procapite tra i più alti al mondo, la popolazione gode di standard di vita paragonabili a quelli della Svizzera.
Aldilà delle già citate questioni finanziarie (riciclaggio di denaro e problemi connessi all'evasione fiscale) le Cayman rappresentano anche un porto di transito per lo smercio illegale di droghe dirette verso Europa e Stati Uniti e per il contrabbando più in generale. Il livello di criminalità è annoverabile nella norma delle città europee. Mentre un elemento di criticità è costituito dall'immigrazione clandestina proveniente da Cuba: barconi di migranti approdano nell'isola in numero sempre maggiore, probabilmente per via di restrizioni nelle normative di immigrazione statunitensi.  Un altro elemento di pericolo è dato dalle calamità naturali, uragani e tempeste tropicali in particolare. Tra luglio e novembre del 2008 ben 4 tifoni si sono abbattuti sulle Cayman (toccando anche le isole circostanti - Bahamas, Haiti, Cuba e Giamaica) e l'Uragano Ivan del 2004 ebbe conseguenze tali da essere dichiarato disastro nazionale.
Capitale: George Town
Ordinamento: Possedimento d’Oltremare
Superficie: 260 km²
Popolazione: 53.737
Religioni: protestante (68%), cattolica (12%)
Lingue: inglese
Moneta: Cayman Islands dollar (KYD)
PIL: 43.800 USD
Livello di criticità: Basso
Scoperte da Cristoforo Colombo nel XVI secolo e a lungo utilizzate come base per pirati e marinai, furono sottoposte alla giurisdizione giamaicana fino a quando il Paese dichiarò l'indipendenza nel 1962, dopodiché passarono sotto diretto dominio britannico. La corona inglese ha concesso nel 1972 un'autonomia amministrativa e nella Costituzione del 2009 le isole si sono dotate di un maggiore livello di autogoverno ma sicurezza esterna e forze di polizia restano sotto il comando della Regina Elisabetta. D'altro canto l'interesse per l'indipendenza resta scarso e poco rilevante sulla scena politica nazionale. Le Cayman (una volta note come Las Tortugas e composte di tre isole) rappresentano oggi uno dei maggiori centri finanziari al mondo e uno dei più conosciuti paradisi fiscali (tanto che il numero delle società che vi risultano registrate supera di gran lunga il numero dei suoi abitanti).
Oltre 300 banche, 800 assicurazioni, 10.000 fondi comuni di investimento e 90.000 società operano oggi nelle Cayman. Il regime di esenzione fiscale e la concentrazione di grandi capitali hanno reso le isole meta dei maggiori investitori rendendole al tempo stesso la capitale mondiale del riciclaggio. Nel maggio 2013 le Cayman (insieme a Bermuda, Isole Vergini, Anguilla, Montserrat e Isole Turks e Caicos) hanno firmato un accordo con i maggiori rappresentanti dell'UE per combattere l'evasione fiscale. Il turismo (in particolare quello di lusso) rappresenta un'altra importante fonte di reddito e costituisce circa il 70% del PIL. L'agricoltura invece rappresenta appena lo 0,2% della composizione settoriale del PIL, con il 90% dei beni di consumo e alimentari, quindi, che devono essere importati. Con un PIL procapite tra i più alti al mondo, la popolazione gode di standard di vita paragonabili a quelli della Svizzera.
Aldilà delle già citate questioni finanziarie (riciclaggio di denaro e problemi connessi all'evasione fiscale) le Cayman rappresentano anche un porto di transito per lo smercio illegale di droghe dirette verso Europa e Stati Uniti e per il contrabbando più in generale. Il livello di criminalità è annoverabile nella norma delle città europee. Mentre un elemento di criticità è costituito dall'immigrazione clandestina proveniente da Cuba: barconi di migranti approdano nell'isola in numero sempre maggiore, probabilmente per via di restrizioni nelle normative di immigrazione statunitensi.  Un altro elemento di pericolo è dato dalle calamità naturali, uragani e tempeste tropicali in particolare. Tra luglio e novembre del 2008 ben 4 tifoni si sono abbattuti sulle Cayman (toccando anche le isole circostanti - Bahamas, Haiti, Cuba e Giamaica) e l'Uragano Ivan del 2004 ebbe conseguenze tali da essere dichiarato disastro nazionale.