USA: impeachment a Trump, quali scenari?

La Camera dei rappresentanti USA procede verso il voto per l’impeachment a Trump, dopo la presentazione dei capi d’accusa. Quali scenari si prevedono?

QUALI SONO LE ACCUSE?

Dopo settimane di audizioni e lavori nelle Commissioni Giudiziaria e Intelligence della Camera dei Rappresentanti degli Statu Uniti, i democratici hanno presentato gli articoli per l’impeachment del Presidente Trump. Smentendo alcune previsioni della vigilia, sono due invece che tre. L’inquilino della Casa Bianca è accusato di abuso di potere e ostruzione del Congresso. Il primo capo d’accusa riguarda la ormai famigerata telefonata con il Presidente ucraino Zelensky in cui chiedeva di indagare sulla famiglia Biden e sulla teoria, smentita, secondo la quale dietro le interferenze sulle elezioni del 2016 ci fosse Kiev. In particolare, sul fatto che le email rubate al Comitato Nazionale Democratico si trovino in qualche server in Ucraina.

Il secondo capo d’accusa riguarda l’aver impedito le testimonianze di diversi esponenti, in carica e non, dell’Amministrazione durante le audizioni, impedendo il reperimento di informazioni più accurate. Si parla di ostruzione al Congresso e non alla giustizia, per rimarcare il potere di controllo che il Parlamento deve esercitare sull’Esecutivo e che, secondo i democratici, Trump avrebbe cercato di eludere.

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COSA SUCCEDE ORA?

Il 13 dicembre la Commissione Giustizia della Camera ha votato per raccomandare all’assemblea plenaria la prosecuzione della procedura d’impeachment. La prossima settimana, quella che inizia con il 16 dicembre, la Camera dovrebbe tenere il dibattito e poi votare sugli articoli d’impeachment. Se verranno approvati, Trump sarà il terzo Presidente della Storia degli Stati Uniti a essere messo in stato d’accusa (dopo Andrew Johnson e Bill Clinton, Richard Nixon si dimise prima del voto della Camera). A quel punto, la palla passerà al Senato per il processo e il voto finale (probabilmente entro le prime settimane di gennaio). La Camera sceglierà dei propri membri per presentare il caso contro Trump davanti al Senato, che fungerà da giudice. Il Presidente sarà rimosso dall’incarico se voteranno a favore degli articoli dell’impeachment i 2/3 dei cento senatori, ossia 67.

QUALI SCENARI?

Alla Camera i democratici hanno la maggioranza assoluta ed è sufficiente per mettere in stato d’accusa il Presidente. Perciò, che la cosa avvenga è assai probabile, se non quasi certo. Il Senato, invece, quasi sicuramente assolverà il Presidente. I repubblicani hanno la maggioranza assoluta, seppur risicata. Per rimuovere Trump, servirebbero venti senatori del GOP che votassero con i democratici. Con il gradimento del Presidente al 90% (dati Gallup al 14 novembre) tra gli elettori che si dichiarano repubblicani, è difficile che i senatori si mettano contro Trump, rischiando così il proprio futuro politico. Altra cosa certa è che la procedura d’impeachment ha ulteriormente dimostrato la spaccatura netta tra gli statunitensi. La media dei sondaggi fatta da Real Clear Politics al 12 dicembre mostra i favorevoli e i contrari all’impeachment alla pari con il 46,5%.

Di Emiliano Battisti

Segretario Generale e Responsabile Nord America e Spazio de Il Caffè Geopolitico