Molti sport americani sono accomunati da un aspetto particolarmente curioso: raramente sono davvero nati sul suolo statunitense, eppure è impossibile pensare a essi senza associare immediatamente la bandiera a stelle e strisce. Gli sport autoctoni, in effetti, sono davvero pochi: tra questi il lacrosse, diffuso presso i nativi americani, e il basket, inventato da un insegnante di educazione fisica ispirandosi a un gioco diffuso in Canada. La maggior parte dei restanti sport americani, in particolare quelli più seguiti, ha origini straniere; eppure vengono normalmente percepiti come genuinamente americani, e i motivi sono numerosi.

Prendiamo per esempio il basket: quello americano, e il suo campionato più importante, sono il massimo palcoscenico al quale ambiscono i cestisti di tutto il mondo, che possono dirsi davvero al top quando giungono a calcare i parquet della NBA. In questo caso lo sport ha realmente origini americane, almeno geograficamente, ma il motivo della sua associazione agli USA è un altro: le innumerevoli opere che celebrano il basket americano. Anche solo limitandosi al cinema, sorprende quanti siano stati negli anni i titoli capaci di avere successo raccontando la pallacanestro a stelle e strisce. Da Space Jam a Air, da He Got Game a Coach Carter passando per Glory Road, sul grande schermo il racconto del basket è quasi sempre americano. L’associazione è automatica nonostante la concorrenza di altre opere che raccontano il basket a differenti latitudini, per esempio l’intero filone dei manga sulla pallacanestro.

Lo stesso discorso, almeno parzialmente, può essere fatto per un altro sport considerato al 100% americano: il wrestling. Le origini dello sport sono da ricercare nella lotta libera, e in particolare nella sua evoluzione nel senso di spettacolo. Sotto tale punto di vista, già nell’800 erano diffusi in diversi paesi show itineranti basati su combattimenti spettacolari e appositamente organizzati, ma è solo tra gli anni ’30 e ’40 che tale concetto prese piede negli Stati Uniti. Qui però il wrestling è diventato vero e proprio showbusiness con la creazione di personaggi iconici, trame complesse e faide decennali: a tutto ciò è sempre stata garantita la massima copertura televisiva, e questo è proprio il motivo per il quale wrestling fa rima con Stati Uniti. Le sue ondate di popolarità, basti pensare ai periodi d’oro degli anni ’80 e di metà anni 2000, sono state capaci di oscurare altre forme di lotta-spettacolo, come il Puroresu giapponese o la Lucha Libre messicana, facendole percepire come imitazioni del wrestling.

Passiamo poi al blackjack, le cui caratteristiche lo rendono un incontro unico tra gioco e sport. Il fatto che le sue origini non siano statunitensi, e nello specifico siano invece da rintracciare nell’Europa del ‘600, non può far dimenticare che sia comunque come tale percepito dal grande pubblico. E per ottimi motivi: lo stesso nome blackjack infatti deriva da una regola introdotta negli USA, e ancora oggi nelle moderne piattaforme in rete il gioco ha un innegabile gusto americano, conseguenza anche del fatto che negli Stati Uniti il blackjack è il gioco di strategia da casinò per eccellenza. Inoltre anche in questo caso tantissime opere popolari, cinema in testa, hanno trattato del blackjack in ambientazioni americane, contribuendo a farne un gioco fortemente legato agli USA.

Infine non va dimenticato il baseball. Le origini del gioco sono europee: nel ‘300 un manoscritto francese descriveva regole estremamente simili per un gioco praticato nei monasteri. Negli Stati Uniti il baseball ha preso piede a metà ‘800, e già nei primi anni del ‘900 erano ormai consolidate National League e American League, le due federazioni principali che tutt’oggi formano la Major League Baseball, il massimo livello del baseball americano. È stato dunque lo sviluppo del baseball o consolidarne l’associazione con gli Stati Uniti, e questo è testimoniato dalle sue esportazioni. Due tra le nazioni con la maggiore tradizione di baseball fuori dagli USA sono Cuba e Giappone: in entrambi i posti il baseball è arrivato con dimostrazioni appositamente organizzate negli anni ’70 del 1800, nella generale opera di diffusione della cultura statunitense. Nei due paesi il baseball ha riscosso enorme entusiasmo, tanto che ancora oggi le due nazioni sono estremamente competitive come dimostrato anche in occasione dei Giochi di Tokyo 2020. Eppure nemmeno tanta popolarità ha potuto nulla rispetto all’associazione tra baseball e Stati Uniti, ennesimo esempio di sport americano per eccellenza.