Il presidente cinese Xi Jinping sarà in Corea del Nord tra il 20 e il 21 giugno per incontrare il leader nordcoreano Kim Jong un, hanno detto ieri i media di Stato cinesi. Il viaggio era atteso da molto tempo e la visita di Xi, su invito di Kim, è la prima di un leader cinese negli ultimi 14 anni. Prima di Xi a recarsi in Corea del Nord era stato solo Hu Jintao nel 2005. Hu aveva incontrato il padre di Kim, il caro leader Kim Jong Il, mentre Xi c’era stato nel 2008 ma non da presidente. Di questa iniziativa diplomatica colpisce soprattutto la coincidenza con il summit dei G20 previsto per fine mese a Ōsaka, quando è previsto che Trump e Xi si confrontino sul contenzioso commerciale.
I tempi indicano, ancora una volta, quanto il dossier nucleare nordcoreano e la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina siano due questioni difficilmente separabili. Xi Jinping discuterà con Kim della situazione nella penisola coreana. “Entrambe le parti cercheranno di trovare una soluzione politica”, ha riferito ieri il canale cinese CCTV. Xi sta cercando di fa capire a Trump che la Cina è un attore fondamentale per uscire dallo stallo delle trattative con Kim Jong un, che a un anno dal summit di Singapore tra il dittatore e il presidente degli Stati Uniti ancora faticano a produrre risultati concreti. Ancora, Pechino e Washington sono ai ferri corti a causa del bando di Trump contro Huawei. Dopo il fallito vertice di febbraio ad Hanoi, in Vietnam, Kim ha ripreso i test missilistici riportando di nuovo la tensione a livelli preoccupanti. L’intento del presidente cinese è anche arrivare a trattare con Trump da una posizione di forza, mostrando al Capo della Casa Bianca la capacità di influenzare le scelte di Kim Jong un e ottenere di conseguenza il più possibile da Washington sul piano delle relazioni commerciali.
Quest’anno ricorre il 70esimo anniversario dell’istituzione delle relazioni diplomatiche tra Pechino e Pyongyang. Kim considera la Cina un attore troppo importante per la sopravvivenza del regime. L’anno scorso a marzo il giovane leader nordcoreano si era recato per la prima volta a Pechino per vedere il suo mentore Xi Jinping, in quello che è stato indicato come il primo viaggio all’estero di Kim Jong un da quando era al potere. La Corea del Nord, vecchia alleata della Cina dell’era bipolare, ha causato fastidio a Pechino per via dei progressi nel programma atomico e per via delle ripetute minacce di Kim del 2017. Le relazioni tra i due vicini avevano toccato il punto più basso quando Pechino ha appoggiato una serie di sanzioni Onu contro Pyongyang mirate a frenare le attività nucleari nordcoreane. Nell’ultimo anno Cina e Corea del Nord hanno migliorato i rapporti e oggi Xi firma un editoriale pubblicato sulla prima pagina del più importante quotidiano del Nord, il Rodong Sinmun, in cui enfatizza l’amicizia unica e “insostituibile” tra l’ex impero celeste e l’ex regno eremita. Russia e Cina, inoltre, hanno appena bloccato un iniziativa Usa che sarebbe servita a impedire il trasferimento di carburante in Corea del Nord, che secondo Washington nel 2019 ha superato i limiti annuali.
Erminia Voccia
Giornalista professionista, campana, classe 1986, collabora con Il Mattino di Napoli. Laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Master in giornalismo e giornalismo radiotelevisivo presso Eidos di Roma. Appassionata di Asia.
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