Nuova operazione antiterrorismo in Francia lunedi 20 gennaio 2020. L’operazione ha portato all’arresto di sette uomini nel Finistère, dipartimento bretone della Repubblica francese, ed in particolare a Brest, città portuale della Bretagna. I sette fermati sono accusati di “associazione criminale con intenti terroristici e criminali”. Condotta dalla Direzione Generale della Sicurezza interna (DGSI), tale operazione ha svelato un piano che comprendeva una serie di azioni violente da attuare in Francia e la successiva fuga dei responsabili nel “Siraq”, per la quale era stata pianificata con cura la logistica.
Tra i sette arrestati ci sono alcune “Fiche S” (sono piu’ di 30.000 gli individui pericolosi per la sicurezza dello stato), che venivano seguiti da tempo per la loro appartenenza all’estremismo islamico. La notizia arriva in un momento di grande preoccupazione dopo che il settimanale Journal Du Dimanche ha pubblicato alcuni estratti di un rapporto riservato della DGSI nel quale si ritiene che 150 quartieri dell’Esagono siano ormai sotto il controllo dell’Islam radicale. Oltre alle tradizionali roccaforti dei salafiti francesi, quali Parigi, Lione e Marsiglia, il fenomeno riguarda anche città del Nord della Francia come Maubeuge, dove la situazione viene descritta come “allarmante”. Non solo, anche l’agglomerato di Denin, o ancora quello di Roubaix, dove, sebbene si tratti di una questione storica,”la situazione sta assumendo proporzioni allarmanti”. Il fenomeno riguarda persino l’Alta Savoia e il dipartimento dell’Alvernia-Rodano-Alpi Annemasse con i comuni di Bourg-en-Bresse, Oyonnax o Bourgoin-Jallieu, ma si spinge fino ad aeree del Centro-Valle della Loira, come Nogent-le-Rotro e Eure-et-Loir. Secondo alcune stime, su circa 4 milioni di fedeli musulmani francesi, oggi circa 50.000 aderirebbero alla versione più estrema del Corano. Tra questi, 12.000 vengono considerati fondamentalisti violenti, numero cresciuto esponenzialmente negli anni. Solo nel 2004 erano intorno ai 5.000. La Francia dal 2015 continua a convivere con la minaccia terroristica incombente e con gli attacchi jihadisti che fino ad oggi hanno causato la morte di 255 persone, senza contare le centinaia di feriti.
Secondo il filosofo e scrittore Pascal Bruckner, «le difese immunitarie della Francia stanno cedendo, l’islamismo vince» Il saggista riflette sui cinque anni dalla strage di Charlie Hebdo: «La guerra contro il terrorismo è allo stesso tempo una necessità e un’illusione. Mentre affrontiamo i jihadisti, i salafiti muovono le loro pedine, impongono le loro visioni e i loro costumi, moltiplicano le provocazioni, disgregano l’islam moderato».
Stefano Piazza
Giornalista, attivo nel settore della sicurezza, collaboratore di Panorama e Libero Quotidiano. Autore di numerosi saggi. Esperto di Medio Oriente e terrorismo. Cura il blog personale Confessioni elvetiche.
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