Ormai è soltanto questione di tempo, giorni o forse ore, e poi partirà l’offensiva congiunta di Russia e forze regolari siriane per riprendere il controllo della provincia di Idlib ancora in mano ai ribelli.
In una conferenza stampa a Mosca i ministri degli esteri russo Lavrov e siriano al-Muallem hanno sottolineato che sia ormai inaccettabile che la regione, sulla quale insiste già da tempo un piano di de-escalation militare, sia ancora utilizzata dai terroristi del Fronte al Nusra per lanciare attacchi sull’esercito di Assad e che presto sarà intrapresa una iniziativa per eliminare definitivamente la minaccia, cercando di contenere al minimo il coinvolgimento dei civili, per i quali esistono già piani di evecuazione. Infatti proprio il peggioramento della situazione a livello umanitario a preoccupare perchè l’area oltre ad essere densamente popolata, è stata anche la destinazione di arrivo di gran parte dei trasferimenti coatti degli scorsi mesi da Est Ghouta e Aleppo dei jihadisti arresi e delle loro famiglie.
Se l’Occidente, con gli Stati Uniti in prima fila, esprime preoccupazione per il possibile precipitare degli eventi, facendo circolare anche la notizia di imminenti attacchi con l’uso di gas contro la popolazione civile, la Russia prova a mettere un freno agli ardori bellicistici americani facendo sapere che riterrà gli attacchi responsabilità degli White Helmet la contestatissima forza di protezione civile più volte al centro di polemiche per la presunta contiguità funzionale con gli ambienti dei ribelli più radicali. Quello che si sa per certo è la Russia ha schierato una imponentissima formazione navale nelle acque di fronte alla Siria e che questa volta non farà sconti a nessuno. La partita siriana è in fase di chiusura, e ogni tentativo di estensione del conflitto sarà ritenuto un’aggressione diretta agli interessi russi, con conseguenze che non vogliamo immaginare.
articolo in aggiornamento

Redazione
La redazione di Babilon è composta da giovani giornalisti, analisti e ricercatori attenti alle dinamiche mondiali. Il nostro obiettivo è rendere più comprensibile la geopolitica a tutti i tipi di lettori.
Tunisia, alle origini delle crisi
29 Mar 2023
Per comprendere le motivazioni dello stato di crisi in cui versa da anni la Tunisia, è necessario fare un passo…
Ucraina, le donne sulla prima linea del fronte
8 Mar 2023
Dal 24 febbraio esce in libreria per Paesi Edizioni La neve di Mariupol, un brillante romanzo-verità che svela il…
Le regole del caos: se l’Europa si lascia schiacciare tra Russia e Cina
2 Mar 2023
Dal 17 febbraio esce nelle librerie Le regole del caos dell’economista Giorgio Arfaras. Il saggio è una fotografia…
C’è un «altro» Donbass in Medio Oriente
20 Feb 2023
È il tempo dei «Donbass multipli», per riprendere una felice definizione dell'analista Marco Florian. Vediamone uno che…