Libia, a Tripoli iniziati gli incontri tra imprenditori italiani e libici

Ha preso il via questa mattina a Tripoli “Time for action”, una due giorni di dibattiti e incontri tra imprenditori italiani e libici organizzata dalla Camera di Commercio Italo-Libica. Si tratta della prima missione imprenditoriale italiana dallo scoppio della guerra civile in Libia e dalla caduta del regime del Colonnello Gheddafi nel 2011. Sette anni di conflitto e violenza nel corso dei quali l’Italia ha visto ridursi di oltre l’80% il volume dell’import-export con la Libia.

Da questi due giorni di lavori, anticipati questa mattina da un attentato kamikaze contro la sede della Commissione centrale elettorale di Tripoli in cui sono morte almeno sette persone e che potrebbe essere stato opera dello Stato Islamico, le imprese italiane ripartono per ritagliarsi un ruolo di primo piano nel futuro economico e sociale del Paese nordafricano.

Le prospettive, al netto delle difficoltà politiche e della sicurezza che caratterizzano la Libia di oggi, sono ottimistiche specie per quanto riguarda il settore del petrolio e del gas. Secondo le ultime proiezioni, la produzione petrolifera dovrebbe già assestarsi nel breve periodo attorno a 1.600.000 barili al giorno.

“Erano anni che provavamo a organizzare questa missione – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio Italo-Libica Gianfranco Damiano, arrivato a Tripoli insieme a 15 imprenditori italiani in rappresentanza di oltre 50 aziende del nostro Paese -. Ora le condizioni per tornare sono certamente non ottimali ma buone e la nostra presenza a Tripoli è un segnale di fiducia che rivolgiamo alla classe imprenditoriale e al popolo libico. Non possiamo restare fermi alla finestra, non possiamo perdere più altro tempo, considerata anche la crescente influenza di Paesi nostri competitor come ad esempio Francia e Austria. Solo con l’economia e il lavoro possiamo aiutare questo Paese a risollevarsi”.

Un appello condiviso da Tareg Elforjani, presidente del Business Council libico, l’equivalente della nostra Confindustria. “Insieme i nostri Paesi devono creare le condizioni, l’ambiente adatto e i servizi necessari per permettere alle vostre e alle nostre imprese di tornare a operare in Libia – ha dichiarato -. Vi invitiamo a sostenere la nostra ripresa“.

Per domani atteso l’incontro con il premier del Governo di Accordo Nazionale designato dalle Nazioni Unite Fayez Al Serraj.