Nel grande salone dell’Eliseo fresco di restauro, il presidente francese Macron ha annunciato le riforme da attuare in risposta alle proteste dei Gilet gialli. Dopo cinque mesi di agitazioni popolari dai toni molto violenti, è stata presentata la risposta ufficiale dell’Eliseo dopo l’esito del “grande dibattito nazionale”, le consultazioni popolari lanciate sulla scia delle manifestazioni.  Il Capo di Stato francese all’inizio del discorso ha ammesso gli errori del passato, ha detto che in Francia è in corso una seria crisi democratica, ma non sembra disposto a cambiare radicalmente la linea. Macron ha annunciato riduzioni significative delle imposte sul reddito per la classe media. Le aliquote per la classe media verranno ridotte, per un totale di 5 miliardi di euro. Misure fiscali che si aggiungono alle riforme sociali pari a 10 miliardi di euro promesse a dicembre 2018, che hanno fatto balzare in Francia il rapporto deficit/Pil oltre oltre la soglia del 3% . Secondo il presidente, queste nuove misure verranno finanziate attraverso l’eliminazione di alcuni sgravi alle imprese e attraverso la riduzione della spesa pubblica. Ma a detta di Macron, i francesi “dovranno lavorare di più” per poter finanziare questi tagli. Il presidente francese ha parlato di “allungamento della durata contributiva” ed è questo il punto di cui probabilmente si parlerà da oggi in avanti. Macron ha detto di voler agevolare il ricorso al referendum di iniziativa condivisa, tra parlamentari e cittadini, Rip, riducendo a un milione le firme necessarie. Non non ha fatto marcia indietro, però, su una delle richieste principali del movimento di protesta dei Gilet gialli, ovvero il ripristino della patrimoniale sui capitali. «Non è un regalo ai ricchi», ha detto il Capo di Stato.