La Turchia testa il sistema S-400

La Turchia ha avviato i test del sistema missilistico anti aereo S-400 di fabbricazione russa, nonostante gli Stati Uniti avessero più volte minacciato di imporre sanzioni contro Ankara. In merito alle sanzioni puntive contro Ankara, il Congresso Usa ha dao il proprio parere favorevole e bipartisan. Il dispiegamento del sistema missilistico di difesa, avvenuto a luglio, come completamento dell’accordo che prevedeva all’acquisto da parte della Turchia del sistema aereo di difesa, ha causato forti contrasti con gli Usa e con gli alleati NATO. L’avvio dei test è l’ennesimo colpo alle relazioni bilaterali di Ankara e Washington, con quest’ultima che insiste sul punto del rischio che informazioni sensibili possano finire nelle mani dei russi. La Turchia ha acquistato due batterie del sistema missilistico russo S-400 nell’aprile del 2017, provocando la dura reazione degli Stati Uniti. Secondo il Pentagono, il sistema S-400 dispiegato sul suolo turco è incompatibile con i sistemi di difesa della NATO, rappresenta una minaccia per la sicurezza di tali sistemi d’arma e, in modo particolare, minaccia la sicurezza dei caccia F-35. Per queste ragioni gli Stati Uniti durante l’estate hanno deciso di congelare la partecipazione della Turchia al programma di sviluppo dei velivoli F-35. Nel marzo del 2020 gli Usa dovranno decidere se confermare o meno tale decisione di estromettere Ankara dal programma degli F-35.

Durante il colloquio che Erdogan e Trump hanno avuto alla Casa Bianca a novembre 2019, il presidente turco aveva detto di no alla richiesta del Capo della Casa Bianca di abbandonare il sistema russo S-400. Intervenendo al Foreign Policy Forum di Berlino, il portavoce del governo turco Ibrahim Kalın ha sostenuto che l’uso del sistema S-400 non pone alcuna minaccia al programma dei jet da guerra F-35 e che le sue osservazioni sarebbero provate anche da alcuni studi e da pareri tecnici. Ibrahim Kalın ha aggiunto che della questione se ne parlerà al summit della NATO previsto a Londra ad inizio dicembre.

«La Turchia ha bisogno di altri sistemi di difesa aerea oltre agli S-400 già acquistati di recente dalla Russia», ha detto il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu nel corso di una conferenza stampa ad Ankara (Angenzia Nova). Il capo della diplomazia turca, come riferisce l’agenzia di stampa “Anadolu”, ha affermato che la Turchia potrebbe acquistare le batterie statunitensi Patriot. La notizia di questo possibile acquisto era stata annunciata nelle scorse settimane dal presidente turco Erdogan durante la visita al presidente Donald Trump. Cavusoglu ha fatto notare che Ankara non ha acquistato gli S-400 “per tenerli in magazzino”, ma perché “ne ha bisogno”.