Terrore e morti a Trèbes, cittadina del sud della Francia nei pressi di Carcassonne. La mattina del 23 marzo, alle 11:15, un uomo di origine marocchina ha preso degli ostaggi all’interno di un supermercato Super U. L’attentatore ha ucciso due persone e ne ha ferite altre due prima di venire abbattuto dalle teste di cuoio francesi. L’attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico.
«Prima della presa d’ostaggi – scrive Il Corriere della Sera – l’assalitore aveva rubato un’auto a Carcassonne, uccidendo un passeggero e ferendo il conducente. Poi aggredito un gruppo di poliziotti che tornavano da una corsa e stavano rientrando in caserma. Li ha seguiti in auto e ha esploso cinque colpi con una pistola, ferendo a una spalla un agente, che è stato portato in ospedale, non in gravi condizioni. È poi scappato e alle 11.15 si è rifugiato nel supermercato Super U».
All’interno del supermercato l’uomo ha detto di appartenere all’ISIS. «Allah Akbar», «state bombardando la Siria, morirete», avrebbe detto chiedendo anche il rilascio di Salah Abdeslam – come lui di origine marocchina – unico superstite del commando terrorista degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, che provocarono la morte di 130 persone, e attualmente rinchiuso in carcere in Francia.
L’assalitore era stato identificato subito dopo essere entrato in azione grazie alla targa della sua auto lasciata nel parcheggio del supermercato. Ventisei anni, di origine marocchina, era noto ai servizi segreti e schedato per sospetta radicalizzazione per la sua attività sul web su siti e canali social collegati ad ambienti salafiti.
Diverse ore dopo l’attentato, nella notte tra il 23 e il 24 marzo, è morto per le ferite riportate il tenente colonnello dei gendarmi Arnaud Beltrame, che aveva preso il posto di una donna ostaggio del terrorista.
Redazione
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