Violenti scontri si sono registrati in Libia nell’aeroporto militare di Mitiga, a Tripoli, nella giornata di ieri, lunedì 15 gennaio. Il bilancio è di almeno 15 morti e oltre 30 feriti. A scontrarsi sono state le Forze di deterrenza speciali RADA, formazione militare sotto gli ordini del Governo di Accordo Nazionale (GNA) del premier designato dalle Nazioni Unite Faiez Al Serraj, e la 33° Brigata di fanteria guidata da Bashir Khalfallah (noto come Al-Bugra), vicina al deposto Governo di Salvezza Nazionale di Khalifa Ghwell.

Stando a quanto comunicato da fonti della RADA, gli scontri sarebbero scoppiati dopo che una carovana formata da circa 50 veicoli armati ha provato a irrompere nell’aeroporto per liberare dei detenuti nel carcere situato all’interno dello scalo dove sono imprigionate oltre 2.500 persone. Secondo il quotidiano libico Libya Herald, obiettivo del commando era far evadere membri di ISIS, Al Qaeda, delle Brigade di Difesa e del Consiglio della Shura di Bengasi.

Dal 2014, con la parziale distruzione dell’aeroporto internazionale di Tripoli, è lo scalo militare di Mitiga a servire la maggior parte dei voli civili diretti nella capitale libica. Dopo i fatti di ieri i voli da e per l’aeroporto sono stati sospesi. Il Consiglio di presidenza del GNA ha dichiarato lo stato d’emergenza nell’area dei combattimenti.

Ecco una mappa aggiornata del conflitto in Libia