Tre morti e probabilmente 9 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni, è il bilancio della sparatoria avvenuta lunedì 18 marzo alle 10:45 ora locale nella città olandese di Utrecht, ad appena tre giorni di distanza dall’attentato di Christchurch in Nuova Zelanda, in cui sono morte 50 persone. Le autorità si dal primo momento non avevano escluso la matrice terroristica dell’episodio, ma è probabile che l’assalitore possa aver agito per motivi familiari.

La polizia olandese ha arrestato in serata a Oudenoord un uomo di 37 anni nato in Turchia, Gokmen Tanis, su cui si erano concentrate le ricerche. L’uomo avrebbe aperto il fuoco contro una sua parente a bordo di un tram in un distretto residenziale e periferico di Utrecht, in Piazza 24 ottobre. Dopo aver sparato in direzione di tre persone accorse ad aiutare la donna, ferendole, l’assalitore si è dato alla fuga. In seguito all’attacco, l’allerta terrorismo era stata elevata al livello 5, il più alto, in tutto il Paese. Dopo l’arresto, il livello di allerta è sceso però a 4. L’episodio si è verificato a bordo di un tram lungo la linea di collegamento con la stazione ferroviaria e nel tranquillo distretto di Kanaleneiland, zona residenziale nella periferia della città dove risiede una nutrita comunità di immigrati. La tv locale RTV Utrecht ha riferito che il sospettato sarebbe già noto alla polizia per altri reati, tra cui una sparatoria avvenuta nel 2013. Il portavoce delle forze di polizia Joost Lanshage ha tuttavia evitato commenti sui precedenti di Gokmen. Secondo Bbc Turchia, Gokmen Tanis potrebbe aver combattuto in Cecenia, dove operano gruppi jihadisti tra cui alcuni leagati al sedicente Stato Islamico.

Nella città di Utrecht le moschee avevano chiuso i battenti in seguito all’attacco di venerdì in Nuova Zelanda. Le strade erano meno affollate del solito, ma ciò non avrebbe impedito all’assalitore di puntare alla folla. Nella versione del giornale locale The Algemeen Dagblad, l’attentatore avrebbe sparato prima a una donna e poi ad altre tre persone che avevano cercato di prestarle aiuto.Il sospetto della polizia olandese circolato durante la giornata era che gli autori dell’attacco potessero essere più di uno. Secondo le autorità, citate da Afp, si sarebbero verificate sparatorie in più aree.

Appena dopo l’incidente, si sono recate sul posto le unità dell’antiterrorismo. La sicurezza è stata rafforzata nelle aree dell’aeroporto, davanti alle scuole e alle moschee e nei luoghi più importanti del Paese. Il premier Rutte ha definito situazione “preoccupante” e in seguito all’attacco sono state avviate consultazioni con la squadra di crisi. L’episodio di lunedì ha sconvolto la pittoresca città nota soprattutto ai turisti e affollata di studenti. Le sparatorie non sono comuni a Utrecht, la quarta città per estensione del Paese, ma la minaccia del terrorismo non può essere considerata una novità neanche in Olanda. A dicembre 2018 le forze di sicurezza della città di Rotterdam e della città tedesca di Mainz avevano arrestato in tutto 5 persone sospettate di pianificare un crimine terroristico nei Paesi Bassi. Il servizio di intervento speciale del controterrorismo e le forze di polizia olandesi avevano arrestato 4 persone a Rotterdam. Successivamente, la polizia ha fermato a Mainz, nella Germania occidentale, una quinta persona, un sospettato di 26 anni originario della Siria, dopo aver perquisito il suo appartamento. Sul 26 enne verteva il forte sospetto di aver partecipato alla preparazione dell’attentato che doveva avvenire il Olanda. A settembre le autorità olandesi hanno eseguito sette arresti riuscendo probabilmente a sventare un grande attacco a danno dei civili che sarebbe dovuto avvenire in territorio olandese. Le sette persone facevano parte di una cellula terroristica scoperta ad Arnhem, vicino al confine tedesco. Nel covo gli investigatori dei nuclei speciali avevano trovato materiale per la fabbricazione di ordigni. Il giorno prima i nuclei dell’antiterrorismo avevano arrestato un 22 enne a Schilderswijk, considerata la “Molenbeek” olandese, pronto a compiere un attentato all’Aja e munito di una bombola di gas. Ad agosto un 19 enne di origini afgane ha pugnalato e ferito due turisti americani nell’affollata stazione centrale di Amsterdam, prima di essere fermato dalla polizia.