Il movimento sciita libanese Hezbollah avrebbe avuto contatti con il gruppo terroristico nordirlandese Nuova Ira. Lo irivela il quotidiano di Londra The Times, fornendo così una possibile prova del sospetto sollevato dai servizi di sicurezza britannici. Secondo il giornale, il gruppo dissidente avrebbe “corteggiato” Hezbollah, partito milizia libanese considerato un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, per ottenere ami e supporto finanziario. A portare allo scoperto questi legami è stato l’agente dei servizi segreti britannici Denis McFadden, che ha condotto per vent’anni azioni di spionaggio sui membri di Nuova Ira lavorando come infiltrato nel gruppo. McFadden è ora sotto protezione per aver contribuito all’arresto di 10 militanti accusati di reati di terrorismo.
I servizi di sicurezza britannico e irlandese nutrono il sospetto che i legami tra il gruppo Nuova Ira e il movimento sciita sostenuto dall’Iran avrebbe permesso ai dissidenti di importare armi come mortai e fucili d’assalto. Tuttavia, nessuna di queste è stata ancora ritrovata durante le perquisizioni. In base a quanto è emerso dall’Operation Arbacia, a cui avrebbe partecipato McFadden, i contatti tra Nuova Ira, le milizie sciite e altre organizzazioni palestinesi potrebbero risalire a tre anni fa. Inoltre, nel 2018 alcuni dissidenti del gruppo si sarebbero recati in Libano per incontrare i rappresentanti di Hezbollah, incontro che secondo i servizi di sicurezza avrebbe permesso a Nuova Ira di assicurarsi il trasferimento di armi.
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Subito dopo la morte di Qassem Soleimani, ucciso da un drone Usa a gennaio di quest’anno, alcuni rappresentanti del movimento socialista repubblicano Saoradh, considerato il braccio militare della Nuova Ira, hanno firmato il libro di condoglianze predisposto all’Ambasciata iraniana a Dublino. Firma che è stata confermata da McFadden e dalla stessa Ambasciata al The Times. Il gruppo paramilitare Nuova Ira, organizzazione terroristica repubblicana nordirlandese, è responsabile di vari attacchi alla polizia britannica e della morte della giornalista di 29 anni Lyra McKee, colpita da un proiettile alla testa il 18 aprile dell’anno scorso durante gli scontri di Londonderry, in Irlanda del Nord.
Pubblicato su Il Mattino
Lebanon’s Hezbollah supporters chant slogans during a funeral ceremony rally to mourn Qassem Soleimani, head of the elite Quds Force, who was killed in an air strike at Baghdad airport, in Beirut’s suburbs, Lebanon, January 5, 2020. (Reuters)
Erminia Voccia
Giornalista professionista, campana, classe 1986, collabora con Il Mattino di Napoli. Laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università “L’Orientale” di Napoli. Master in giornalismo e giornalismo radiotelevisivo presso Eidos di Roma. Appassionata di Asia.
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