Idrogeno verde: la Germania investe in Marocco

Il Marocco ha annunciato un piano di sviluppo per intercettare poco più del 4% del mercato globale dell’idrogeno verde. La Germania ha già colto l’opportunità e sta investendo nel paese nordafricano, con lo sguardo a +Africa.

«Abbiamo già intrapreso diverse iniziative e un piano d’azione verrà implementato per sostenere lo sviluppo dei mercati e la domanda di idrogeno verde», dice il Ministro dell’Energia, miniere e ambiente del Marocco, Aziz Rabbah, durante la prima edizione del WorldPtXSummit (1-3 dicembre) organizzata dall’Istituto marocchino per la ricerca sull’energia solare e le nuove energie (IRESEN), in collaborazione con il Politecnico Mohammed VI (UM6P).

Novanta relatori, più di 5.000 persone collegate online da 60 paesi, molteplici sessioni accompagnate da stand virtuali interattivi. Numeri che confermano il crescente interesse per un settore in continua evoluzione, grazie soprattutto allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di fonti rinnovabili e al loro costo sempre più conveniente. Tre giorni di confronto sulle sfide e le opportunità dell’economia dell’idrogeno verde, dall’energia pulita alle varie applicazioni chimiche e industriali, sviluppo tecnologico e prospettive di mercato. La Germania, ospite d’onore, era presente con una folta delegazione politica ed economica di primo piano.

Dal summit il direttore dell’Istituto marocchino per la ricerca sull’energia IRESEN, Badr Ikke, fa sapere che il paese intende creare e promuovere una piattaforma di scambio regionale dedicata all’idrogeno verde e alle sue applicazioni in tutta l’economia (settore “Power-To-X”), mentre il Ministro dell’Energia conferma l’implementazione del piano d’azione attraverso la Commissione Nazionale Idrogeno, la messa in atto di un quadro normativo adeguato e la preparazione dell’infrastruttura di esportazione.

La partnership internazionale è evidentemente la chiave di volta e per la Germania il paese nordafricano ha tutte le carte in regola per sviluppare la produzione e puntare ad una fetta importante del mercato internazionale. Non a caso la Germania era l’ospite d’onore, presente con una folta delegazione politica ed economica. Per produrre idrogeno green ci vuole energia green e, se a muoversi è la Germania, qualcosa vuol dire.

Infatti, il Marocco è in testa alla classifica nel Nord Africa e nel mondo arabo per la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. Secondo i dati del 2018, la produzione di energia elettrica da fonte pulita ha raggiunto la quota del 34%. L’obbiettivo è ancora piu alto, il 42% entro quest’anno, e questo ha spinto il Re Mohammed VI ha chiedere al governo di accelerare per  rispettare i piani di sviluppo. Non solo, la soglia è stata elevata addirittura al 52% entro il 2030. Secondo le stime, il paese può contare su un elevato potenziale di energie da fonti rinnovabili (6000 MW tra eolico, solare e idroelettrico) che gli permettono un sviluppo sostenibile decisivo e un punto di riferimento per il continente africano. Un obbiettivo ambizioso e straordinario per un paese che fino a qualche anno fa dipendeva al 98% da importazione di energia da fonte combustibile, soprattutto petrolio e gas.

Primo impianto di idrogeno verde nel 2025

Durante il sil direttore generale di IRESEN ha annunciato che l’istituto è in procinto di creare una nuova piattaforma di ricerca e sperimentazione nel campo Power to X, comprendente vari progetti pilota per produrre ammoniaca verde, metanolo verde e combustibili sintetici con partner importanti, come l’Università Politecnica Mohammed VI, OCP e Fraunhofer, con il forte sostegno del governo tedesco.

Il Marocco conta di intercettare intorno al 4% del mercato globale, secondo il Ministero dell’energia marocchino. Un obiettivo importante che potrebbe essere raggiunto nel prossimo decennio dal lancio effettivo della produzione e farà risparmiare al Marocco i 2 milioni di tonnellate di ammoniaca importate ogni anno. Attualmente, l’agenzia marocchina per l’energia sostenibile (Masen) sta lavorando allo sviluppo di un impianto ibrido fotovoltaico / eolico per fornire un impianto di idrogeno verde con una capacità di elettrolisi di circa 100 MW. La prima in Marocco e in Africa.

Quanto investe la Germania in Marocco?

Il partenariato energetico marocchino-tedesco PAREMA è stato creato nel 2012 con la firma di una dichiarazione di intenti a livello ministeriale. Una piattaforma di dialogo istituzionalizzata sull’energia che consente uno scambio di buone pratiche ed esperienze tra i principali stakeholder dei due Paesi, protagonisti della transizione energetica nei rispettivi continenti. Per altro GIZ (Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit) ha sostenuto la creazione di due segretariati permanenti a Rabat e Berlino come punto di contatto e piattaforma informativa per le attività del partenariato.

L’interesse per lo sviluppo della soluzione “Power to X” (PtX) era emerso in occasione della giornata marocchino-tedesca “il successo della transizione energetica”, che aveva riunito più di 350 persone tra politici, economisti, ricercatori, think tank e media. Il “processo Power to X” consente di immagazzinare l’elettricità in eccesso utilizzando diverse tecnologie. Inoltre, una missione esplorativa era stata organizzata nel 2018 in Germania dall’istituto di ricerca marocchino IRESEN, mentre alla vigilia del lancio della sua visione “idrogeno”, il Marocco e la Germania hanno firmato lo scorso giugno a Berlino un accordo sullo sviluppo del settore della produzione di idrogeno verde. Anche le banche tedesche sono fortemente presenti attraverso importanti investimenti. Per esempio, nel mega progetto solare Noor Midelt (Solare termodinamico e fotovoltaico) la banca tedesca KfW ha investito 761 milioni di euro.

 

Foto: fonte agenzia Masen

Il Marocco riceve 1,387 miliardi di euro dalla Germania

Il Marocco ha ricevuto una dotazione di 1.387 miliardi di euro, di cui 202,6 milioni di euro sotto forma di donazioni, nel quadro della cooperazione allo sviluppo marocchino-tedesca, aveva dichiarato nelle settimane scorse in un comunicato stampa il ministero degli Affari esteri marocchino. Di questi 717 milioni come sostegno agli sforzi del Marocco nella lotta contro il Covid-19, e 420 milioni di euro per finanziare grandi progetti di sviluppo economico, tra cui le energie rinnovabili e l’idrogeno verde.