Dobbiamo davvero temere una guerra tra Stati Uniti e Iran dopo l’operazione statunitense che ha ucciso il Generale Qassem Soleimani? Chi era davvero Soleimani, eliminato da un missile sparato da drone americano, e cosa rappresentava la sua figura nel vasto panorama di milizie e forze sciite sparse in Medio Oriente affiliate dall’Iran e molto legate all’Apparato Qods? Come cambiano gli equilibri regionali con l’attentato avvenuto nei pressi dell’aeroporto di Baghdad nella notte tra il 2 e il 3 gennaio? Donald Trump, sotto impeachment, ha una strategia o la decisione di eliminare il capo delle unità speciali delle Guardie rivoluzionarie iraniane denominate Quds, è stata presa di impulso? Quali chance restano di raggiungere un accordo tra Washington e Teheran? Quanto ha pesato la difficile situazione politica interna di Iraq e Iran nelle scelte del Presidente USA? Teheran ora dovrà pensare a come rispondere. Ed è sicuro che lo farà.

A tali quesiti rispondono, nell’ordine, Alfredo Mantici, ex capo del Dipartimento Analisi Strategica del Sisde e direttore editoriale di Babilon Magazine, e Stefano Piazza, giornalista di Panorama, autore di Babilon ed esperto di Medio Oriente.

Benvenuti all’approfondimento dedicato alla morte di Qassem Soleimani. Conduce Erminia Voccia.

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PHOTO: AFP