Il presidente del Mali Ibrahim Boubacar Keita si è dimesso in seguito a un colpo di Stato organizzato dai militari. Keita era stato eletto nel 2013 e confermato 5 anni dopo, le sue dimissioni sono arrivate dopo lo scioglimento del Parlamento e il suo arresto da parte dei militari. I soldati ammutinati, che ieri martedì 18 agosto hanno portato a termine il golpe, hanno promesso ai cittadini del Mali un governo di transizione civile e nuove elezioni. Lo riferisce Reuters.
Come scrive Jeune Afrique, il capo di Stato era nella sua residenza di Sebenikoro, nella capitale Bamako, quando intorno alle 16:30 di martedì 18 agosto (ora locale) è stato prelevato dai soldati e condotto nel campo militare di Kati, nei pressi di Bamako. Al momento dell’arresto Keita era insieme al primo ministro Boubou Cissé e di suo figlio, il deputato Karim Keita. Centinaia di persone sono scese in strada per festeggiare l’ammutinamento dei soldati e il colpo di Stato.
Chiaramente affaticato e con addosso una mascherina chirurgica, il presidente ha annunciato le sue dimissioni forzate in un breve messaggio video che è stato trasmesso martedì sera sulla tv di Stato in Mali. Keita ha detto che «alcune parti dell’esercito volevano intervenire contro di lui» e che non ha avuto scelta. In Mali da mesi proseguono le proteste contro la corruzione di cui è accusato l’ex presidente e il peggioramento delle condizioni economiche, inoltre nel paese dell’Africa Occidentale opera il terrorismo di stampo jihadista. E proprio l’ex presidente fino a questo momento era considerato un balurado contro il proliferare del terrorismo.
LEGGI ANCHE: IL FUTURO DEL MALI, UNA SFIDA ANCHE PER L’ITALIA
La Francia e altre potenze straniere hanno condannato l’ammutinamento dei militari e il colpo di Stato nell’ex colonia francese. Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha chiesto il rilascio immediato di Keita e degli altri uomini delle istituzioni tratti in arresto dai militari.
Nel 2012 un ammutinamento alla base di Kati portò alla caduta dell’allora presidente Amadou Toumani Toure e contribuì a far sprofondare il Mali nelle mani dei jihadisti. Negli anni il Mali è diventato terreno in cui prospera il terrorismo jihadista, molto forte nel nord e nel centro del paese.

Redazione
La redazione di Babilon è composta da giovani giornalisti, analisti e ricercatori attenti alle dinamiche mondiali. Il nostro obiettivo è rendere più comprensibile la geopolitica a tutti i tipi di lettori.
Sudan, i militari e gli interessi esterni in gioco
24 Apr 2023
Per andare alla radice della tensione latente che attraversa ormai da mesi la capitale del Sudan Khartoum, dove da…
Sudan, scontro tra esercito e paramilitari per il potere
17 Apr 2023
Tensione sempre più alta in Sudan dove da giorni ormai sono in corso scontri armati tra l’esercito agli ordini di Abdel…
Tunisia, alle origini delle crisi
29 Mar 2023
Per comprendere le motivazioni dello stato di crisi in cui versa da anni la Tunisia, è necessario fare un passo…
Transizione energetica, nuovo protocollo d’intesa Italia-Marocco
12 Dic 2022
L’Italia e il Marocco hanno siglato un nuovo Protocollo d’Intesa in materia ambientale, a margine dell'ottava edizione…